Mobile: 5 modi per migliorare la user experience

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Oggi sempre più acquirenti navigano sui dispositivi mobili.

Eppure, secondo un recente studio condotto da Google e dall’agenzia SKIM, sette consumatori su dieci non completano l’acquisto su un dispositivo mobile.

Perché ciò avviene?

E cosa possono fare i retailer per ottimizzare l’esperienza cliente sui dispositivi mobili e quindi aumentare i profitti?

Lo studio è stato condotto intervistando oltre 20.000 consumatori di 15 diversi Paesi in Europa, Medio Oriente e Africa, appartenenti a svariate categorie quali moda, elettronica di consumo, cura della persona e casa e giardino.

Da questa ricerca emerge che, tra gli acquirenti che navigano da dispositivo mobile, 7 su 10 non effettuano un acquisto perché la procedura sul sito è troppo difficile o frustrante.

Su 10 consumatori che cominciano la ricerca su mobile, 4 comprano su un altro canale (offline, app o desktop), mentre 3 (il 30%) non completa l’acquisto. Solo il 6% degli utenti non acquista semplicemente per preferenze personali.

In altre parole, anche se il tuo sito è fantastico, alcuni consumatori preferiscono acquistare tramite i propri canali preferiti.

Durante l’emergenza coronavirus, consumatori che non avevano mai fatto acquisti con lo smartphone hanno cominciato ad utilizzare questo canale. La velocità del sito e la mancanza di informazioni aggiornate sono diventati problemi più rilevanti rispetto al periodo precedente la crisi. Numerose opportunità di vendita su mobile vengono perse e ciò potrebbe significare miliardi di entrate annuali mancate.

Per fortuna, risolvere questo problema può essere relativamente facile.

5 ostacoli agli acquisti da mobile

Lo studio ha individuato 10 principali criticità che riguardano gli acquisti sui dispositivi mobili e riuscire a eliminare anche solo le prime 5 rappresenta un’opportunità significativa per i retailer.

 

1. Elimina lo stress dovuto allo scorrimento

 

 

Dover cercare tra centinaia di opzioni quella migliore, può risultare un’azione ripetitiva e inefficace. Su un dispositivo mobile è possibile vedere solo uno o due prodotti contemporaneamente e ciò può indurre alcuni clienti a rimandare la ricerca. Lo stress dovuto allo scorrimento è risultato l’ostacolo più comune all’acquisto e può essere gestito in diversi modi:

  1. Aiuta gli utenti a esaminare rapidamente le informazioni sui tuoi prodotti aggiungendo componenti standard del layout di un sito, quali intestazioni, piè di pagina, una barra laterale, nonché la possibilità di aggiungere i prodotti ai preferiti per un utilizzo futuro. Mostra le categorie principali, mostra il numero di articoli caricati e il numero totale di risultati.
  2. Semplifica la navigazione del sito implementando un menù fisso che non scompare quando l’utente scorre verso il basso. Puoi anche incentivare gli utenti a effettuare ricerche rendendo visibile la barra di ricerca, mostrando i risultati relativi e fornendo una funzione di applicazione dei filtri completa e in evidenza.
  3. Personalizza l’esperienza per segmenti di pubblico diversi. Ad esempio, un retailer di articoli sportivi potrebbe mostrare messaggi diversi ai nuovi clienti rispetto agli atleti più esperti. Puoi anche favorire le decisioni di acquisto con messaggi pertinenti, indicando ad esempio quando i livelli di disponibilità di un prodotto sono bassi.

 

2. Migliora la compilazione automatica del sito web

 

Per un utente può essere frustrante quando non riesce a recuperare facilmente le informazioni personali, come l’indirizzo di spedizione o i dettagli di pagamento. Inoltre, digitare nei campi piccoli dei moduli su uno smartphone può essere complicato e gli utenti vogliono evitare di fare errori.

Questo è stato il secondo ostacolo più comune all’acquisto e può essere superato in questi modi:

  • Con gli attributi corretti di compilazione automatica, gli utenti possono impiegare fino al 30% di tempo in meno per compilare i moduli.3 Verifica che questa opzione funzioni correttamente sul tuo sito e adatta campi quali i nomi delle vie e i codici postali ai Paesi in cui opera la tua attività. L’API Google Places può rivelarsi utile per risolvere questo problema. Inoltre, è buona norma offrire agli utenti un feedback in tempo reale quando fanno errori.
  • Evita la compilazione dei moduli sfruttando la funzionalità di accesso con un tocco e adotta metodi di pagamento semplici come PayPal e atri.  Assicurati di fornire una varietà di soluzioni di pagamento adeguata all’area geografica in cui opera la tua attività.

 

3. Semplifica il confronto tra i prodotti

 

 

Oggi gli acquirenti hanno a disposizione tantissime opzioni, attraverso un costante processo di esplorazione e valutazione per assicurarsi di investire bene il proprio denaro. Il confronto dei prodotti di altri retailer può essere molto complicato sui dispositivi mobili, dove l’utente non può permettersi di usare tante schede come sui desktop.

  • Fai in modo che gli utenti possano scorrere i risultati e aggiungi la possibilità di confrontare gli articoli. Metti in evidenza i vantaggi dei prodotti, come “5 anni di garanzia” o specifica se un articolo fa parte di una “raccolta esclusiva”. Con funzionalità simili a quelle di un’app, gli utenti possono salvare i siti web sulla schermata Home per poterci tornare in seguito, mentre gli annunci Shopping sono utilizzati da molti clienti per confrontare i prodotti di diversi commercianti.
  • Se effettui il price matching dei prodotti, segnalalo ai clienti. La chiarezza delle norme sui resi e delle informazioni di spedizione è un altro aspetto che rassicura i clienti.

 

4. Offri una chiara rappresentazione dei prodotti

 

 

Quando si fanno acquisti online, spesso è difficile capire qual è l’aspetto effettivo di un determinato prodotto. Se il tuo sito non presenta in modo ottimale i prodotti o le esperienze, i clienti non saranno del tutto sicuri di ciò che riceveranno.

  • Dai ai clienti una chiara idea di quello che acquistano attraverso descrizioni dettagliate dei prodotti, guide alle taglie e confronti. Se l’aspetto di un prodotto è particolarmente importante, utilizza immagini di alta qualità da angolazioni diverse con un layout ottimizzato per la visualizzazione orizzontale.
  • Per alcuni prodotti, potresti valutare l’idea di usare video, formati 3D e persino la realtà aumentata.

 

5. Fornisci tutte le informazioni ai clienti

 

 

Agli acquirenti non piace trovare informazioni importanti sul loro acquisto, ad esempio disponibilità, tempi di consegna e spese aggiuntive come commissioni e imposte, nei passaggi finali del checkout. Indica tutti i costi con la massima trasparenza e fornisci le informazioni essenziali in modo conciso.

 

 

Di fronte al crescente aumento degli acquisti sui dispositivi mobili, i brand che sapranno offrire la migliore esperienza utente dalla landing page alla procedura di pagamento avranno un vantaggio sulla concorrenza.

Hai bisogno di un supporto strategico e operativo per migliorare la user experience del tuo sito? Contattaci per una prima consulenza gratuita!

 

Immagine in evidenza:

Foto di Vitaly Vlasov da Pexels

Fonte:

https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/strategie/app-e-mobile/esperienza-cliente-mobile/

 

Advertising: la statistica utile per il 2020

Come sono andati gli ultimi anni per ogni segmento del digital marketing? Quali dati hanno tratto i player e le aziende dalle loro attività di marketing? Come si comporta l’utente? Dove si sta muovendo il mercato?  Quali le novità e tendenze?

HubSpot ha raccolto una serie di dati statistici raggruppati per ogni segmento di marketing. Sono statistiche provenienti dalle aziende statunitensi ma anche da i principali player di settore.  I dati partono dal 2016 fino al 2019, con alcune previsioni statistiche riguardanti il prossimo futuro.

Che tu sia focalizzato su SEO, content marketing, social media, video marketing, email marketing, lead generation, pubblicità, martech o vendite, leggere questi dati ti consente di rimanere aggiornato sulle tendenze di marketing e stare al passo nella gestione del tuo marketing mix, al fine di connetterti con i tuoi clienti, raggiungere i tuoi destinatari e dare un boost alle conversioni.

Oggi è la volta del segmento Advertising.

Se ti interessa, leggi anche i nostri precedenti post sulle statistiche:

SEO

Content Marketing 

Video Marketing

Social Media

Lead Generation

Marketing Technology

 

Advertising: la statistica

Non è un segreto che una buona pubblicità attiri i clienti, migliori la consapevolezza del marchio e generi revenue. Queste statistiche ti aiuteranno a capire come i consumatori interagiscono con i tuoi me e quali tattiche pubblicitarie stanno funzionando per le aziende.

Adblocking 

– Il 47% degli utenti di Internet in tutto il mondo utilizza oggi un blocco per pubblicità . (Digital Information World, 2019)

– La percentuale di utenti desktop e laptop che usano i blocchi è più del doppio rispetto alla percentuale di utenti smartphone che usano i blocchi. (Business Insider, 2017)

– Adblocker Plus è l’app di blocco degli annunci più popolare. (VPN Mentor, 2019)

– A partire dal 2020, 35 miliardi di dollari di spesa pubblicitaria digitale globale andranno persi ogni anno a causa del crescente utilizzo degli ad blocker. (99 Firms, 2019)

– L’83% delle persone afferma che sebbene vogliano filtrare gli annunci fastidiosi, si rendono conto che non tutti gli annunci sono intrusivi e che possono essere utili. (HubSpot, 2017)

– “Troppe pubblicità”, “pubblicità fastidiose o irrilevanti” e “pubblicità intrusive” sono le tre principali motivazioni per il blocco degli annunci. (VPN Mentor, 2019)

– Il blocco degli annunci negli Stati Uniti è aumentato dal 15% al 30% negli ultimi quattro anni. (Statitsa, 2018)

Display Advertising

– Negli Stati Uniti più dei due terzi della spesa pubblicitaria digitale per il display  è programmatic. (Match Craft, 2018)

– Gli annunci display sono il formato più popolare per la pubblicità mobile, dopo gli annunci e i messaggi di ricerca. (Statista, 2019)

– Le tipologie di annunci display più popolari sono banner, annunci nativi e annunci sui social media. (Match Craft, 2018)

– Il 30% dei marketer pensa che le tattiche di outbound marketing siano sopravvalutate. (HubSpot, 2018)

– La pubblicità globale su mobile è arriverà ad avere un valore di $ 247 miliardi nel 2020. (Statista, 2019)

– I dati hanno dimostrato che il Native Advertising ha avuto una crescita più rapida rispetto alla pubblicità display negli ultimi anni. (Statista, 2019)

– Il Native Advertising ha rappresentato circa l’80% della spesa pubblicitaria sui social media nel 2019 rispetto alla spesa pubblicitaria display e di altro tipo. (Statista, 2019)

– Il 53% degli utenti afferma di avere maggiori probabilità di guardare un annuncio native rispetto a un banner pubblicitario. (Small Business Trends, 2018)

Mobile Advertising

– La spesa pubblicitaria digitale, che include desktop, laptop e dispositivi mobili, è il segmento in più rapida crescita di tutto settore pubblicitario. (Statista, 2019)

– I consumatori trascorrono più di cinque ore al giorno sui loro smartphone. (AdWeek, 2018)

– I marketer e gli inserzionisti stanno investendo il 51% del loro budget in annunci su dispositivi mobili. (Impact, 2017)

– Sia gli annunci per desktop che per dispositivi mobili sono efficaci in termini di branding, ma gli annunci mobile hanno un rendimento migliore. (Punteggio Com, 2016)

– Google guida il 95% di tutti i clic sugli annunci della rete di ricerca a pagamento sui dispositivi mobili. (Business Insider, 2016)

– Due terzi dei consumatori riescono a ricordare un brand specifico che hanno visto pubblicizzato sul cellulare nell’ultima settimana. (Business Wire, 2018)

– Il 60% dei consumatori fa clic sugli annunci mobile almeno una volta a settimana. (Business Wire, 2018)

– Negli Stati Uniti, i dispositivi mobili rappresenteranno quasi il 36% di tutta la spesa pubblicitaria nel 2020. (Statista, 2019)

PAY-PER-CLICK (PPC)

– Il 49% delle persone ha dichiarato di fare clic su annunci di testo sponsorizzati (Blue Corona, 2019)

– Le aziende guadagnano in media $ 2 per ogni $ 1 che spendono in AdWords. (Blue Corona, 2019)

– Il 63% delle persone ha dichiarato di cliccare su un annuncio sponsorizzato su Google. (Search Engine Land, 2019)

– È stato dimostrato che gli annunci a pagamento generano una percentuale di clic dell’11,38% su Google. (Blue Corona, 2019)

– Il 66% delle parole chiave cercate dall’acquirente sono clic a pagamento. (Clever Clicks, 2018)

– Gli annunci PPC sono più efficaci se utilizzati in combinazione con le tattiche SEO. (New Media Campaigns, 2019)

video advertising

– Il 54% dei consumatori desidera vedere più contenuti video da un marchio o un’azienda di cui sono sostenitori(HubSpot, 2017)

– I millenials preferiscono di gran lunga i contenuti video dei brand. (HubSpot, 2017)

– Il 99% dei marketer che usano già i video afferma che continueranno a farlo nel 2018. (HubSpot, 2018)

– Se video e testo sono entrambi disponibili sulla stessa pagina, il 72% delle persone guarderà il video per conoscere un prodotto o un servizio piuttosto che leggere il testo. (HubSpot, 2018)

– L’81% dei consumatori disattiva l’audio degli annunci video. (Optinmonster, 2018)

– Il 65% di coloro che attualmente non usano video, afferma di voler iniziare a farlo nel 2018. (HubSpot, 2018)

– Entro il 2021, la pubblicità video crescerà fino a diventare un settore da $ 22 miliardi. (eMarketer, 2018)

– Nel 2017, il più grande salto nel CTR video è stato tra gli utenti desktop, mentre il CTR sui tablet è leggermente diminuito. (Wordstream, 2018)

 

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