Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Le esigenze e i desideri dei clienti sono in costante evoluzione e a volte assistiamo a cambiamenti repentini che rendono impossibile una reportistica affidabile.

Gli scenari cambiano così rapidamente che ogni tentativo diventa inutile. Per questo valutare i risultati delle proprie campagne pubblicitarie diventa sempre più difficilee il problema non fa che peggiorare perché siamo nel bel mezzo di una crisi economica e le risorse sono limitate.

Sfruttando la ritrovata voglia di normalità della gente, i marketer avranno tante opportunità per fare davvero la differenza.

In un nuovo video di Google, facente parte della nuova serie dal nome Update, Marie Gulin-Merle, Global VP di Ads Marketing di Google e Vidhya Srinivasan, VP Measurement & Analytics, entrambi responsabili di metriche e analisi dei prodotti pubblicitari di Google, ci parlano delle metriche che valorizzano gli investimenti nel marketing, per parlare dell’importanza delle misurazioni all’interno dell’attuale contesto.

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

La misurazione degli investimenti pubblicitari in tempi così turbolenti

I marketer devono restare in ascolto, come mai prima d’ora, suggerisce il team di Google nel video, soprattutto perché lo scenario cambia a vista d’occhio. Nella sostanza, bisogna avere ben chiaro il polso della situazione.

Questo periodo è una congiuntura che nessuno di noi ha mai vissuto prima d’ora, e in generale, regna la massima incertezza.

Tutte le tradizionali metriche di base su cui ci siamo affidati, oggi non hanno più alcun valore.

Stiamo assistendo alla sospensione o al sostanziale ripensamento di intere campagne, e alla fine dipende tutto dal trovare gli insight. Perché è da questi insight che si può sviluppare un piano strategico.

Per capire il momento attuale bisogna affidarsi agli insight o alle metriche e questo vale sia per i leader che per i marketer.

In che modo l’attuale situazione ha messo alla prova il modo in cui i marketer affrontano le misurazioni?

In uno scenario ideale, le misurazioni sono complesse, e per i marketer, soprattutto durante questo periodo così difficile, la posta in gioco è altissima.

Questo è vero per i clienti più grandi, ma è ancora più vero per le piccole e medie imprese. Questo perché cercano di capire dove investire risorse spesso limitate nel modo più efficiente possibile.

Così, le più grandi sfide per i marketer sono capire come acquisire e valutare i dati quanto più possibile e in tempo reale, in uno scenario in evoluzione, capire come trovare insight partendo dai dati, capire come sfruttare questi insight per apportare adeguate correzioni, e sopratutto capire come fare tutto questo tutelando al massimo la privacy dell’utente.

Su queste basi, Google sta ragionando sulle priorità e sul mettere a punto strumenti ideali per il lavoro dei marketer.

Secondo il team Analytics di Google ci sono 3 priorità principali:

  1. aiutare i marketer  a capire l’efficacia del loro investimento nel marketing;
  2. aiutare i marketer a capire il sentiment dei propri utenti;
  3. aiutare i marketer a capire fino in fondo come gli utenti interagiscono con i loro annunci e con l’ecosistema digitale, che sia su un sito o su app.

Il giusto compromesso per una corretta misurazione

Dai feedback dei clienti Google, emerge molto spesso la difficoltà di trovare il giusto compromesso fra misurazioni precise e accurate e contemporaneamente, il raggiungimento del risultato.

Google crede fortemente nelle metriche attuabili.

Parlando di accuratezza, esse si basano esclusivamente sul contesto e lo specifico utilizzo dei marketer.

Ma da una lettura superficiale di una situazione potrebbero sfuggire certe sfumature.

Allo stesso tempo, l’eccessivo approfondimento o la ricerca di un livello di precisione irraggiungibile

potrebbe portare i gruppi di lavoro a non intervenire.

Quindi, il compromesso ideale richiede il raggiungimento di un livello di precisione che possa stimolare l’attuabilità.

L’attuabilità dovrebbe essere la lente da usare per definire le metriche da tenere sott’occhio.

Nel video Google riporta degli esempi su come i marketer del proprio team hanno raggiunto dei risultati e ispirato i clienti.
Prendendo ad esempio l’impatto del brand successivo all’avvio della campagna pubblicitaria, è preferibile fare un resoconto poco dopo l’avvio della campagna, mentre la tendenza è di aspettare la fine: questo è un trade off sul livello di precisione.
Questo vale anche per la misurazione della reach. In entrambi i casi,  il trade off fra il tempismo e la precisione è la scelta giusta per quell’utilizzo.

Il comportamento degli utenti e gli strumenti di analisi

Assistiamo attualmente a molte situazioni riferite ai comportamenti dei clienti.

Ad esempio, da un lato,la gente cerca informazioni sull’apertura degli hotel e delle concessionarie dall’altro lato, assistiamo anche a gente che pianifica una vita prettamente domestica.

Per mettere ordine fra tutti gli input, Google Analytics continua ad essere uno dei modi migliori per intuire come i tuoi clienti stiano interagendo con i tuoi principali touch point aziendali, che si tratti del sito o dell’app.

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Grazie ai più recenti aggiornamenti, Analytics riesce a fornire una panoramica completa dell’interazione fra l’utente e la combinazione di sito e app.

Inoltre, Google Analytics può vantare capacità di machine learning per evidenziare insight fondamentali che potrebbero passare inosservate, oltre a offrire uno sguardo sul futuro grazie all’analisi predittiva.

Oltre a questo, è integrato nel sistema di Google Ads e nella Google Marketing Platform, che consente l’attuabilità diretta delle analytics.

Fra gli altri strumenti Google cita anche Data Studio, eccezionale strumento di produttività per mettere a frutto gli insight. È integrato con collegamenti diretti a strumenti come come Google Ads e Google Analytics,

e ti permette di visualizzare un aggiornamento in tempo reale dei tuoi dati per velocizzare il tuo processo decisionale.

Inoltre, fornisce template di marketing per accedere ai propri report preferiti e già dotati delle metriche più rilevanti, ed è anche possibile sfruttare funzionalità come l’invio programmato di email per ricevere reportistica sui trend.

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Quindi parola d’ordine velocità, che si traduce anche in agilità e, a tal proposito, Google cita anche Google Optimize, grazie al quale, dopo i recenti aggiornamenti, puoi postare rapidamente un banner sul tuo sito per veicolare informazioni come un cambio d’orario, nuovi servizi e tanto altro.

Puoi anche scegliere su quali pagine del sito mostrare il banner, oltre a personalizzare la visualizzazione dei banner in base alla posizione geografica.
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Come investire in questa fase: il modello di attribuzione

Mai come prima d’ora è importante investire in un modo equilibrato. Un modo di gestire il tutto, secondo Google, è tramite l’attribuzione in Google Ads.

Il modello di attribuzione in Google Ads aiuta a comprendere l’ investimento legato alle varie dinamiche che alimentano le conversioni di un sito.

Essenzialmente, assegna crediti ai vari annunci, clic e altri fattori che compongono queste dinamiche.

Google ha da poco presentato una nuova modalità di fruizione dell’attribuzione in Google Ads, per aiutare i clienti a visualizzare e comprendere i resoconti in un modo estremamente veloce.

In sostanza hanno messo in evidenza le metriche e le dinamiche a cui è necessario prestare molta attenzione per ottimizzare l’investimento.

Di recente, sono stati aggiunti ai resoconti di attribuzione anche gli insight per YouTube dedicati agli inserzionisti.

Grazie a queste nuove funzionalità, l’attribuzione in Google Ads ti aiuta a comprendere il modo in cui i clienti interagiscono con i tuoi annunci su YouTube, Search e Shopping prima della conversione per poi regolare di conseguenza il tuo investimento nel marketing.
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Consumer Behaviour: 3 modi per stare al passo in questo periodo

L’impatto dell’emergenza Covid ha provocato un aumento della presenza di consumatori online e un aumento complessivo tra il 50% e il 70% del traffico su Internet. Milioni di persone, infatti, cercano intrattenimento, lavorano da casa o semplicemente ordinano la spesa online. Questi cambiamenti nel comportamento indicano che le esigenze dei consumatori si stanno evolvendo per adattarsi alla nuova situazione che stiamo vivendo.

La sfida per i brand è capire come stare al passo con questa nuova realtà, offrire ai clienti ciò di cui hanno bisogno e prepararsi nel modo migliore al ritorno alla normalità.

Il valore dei first-party data

Secondo Google un approccio valido è utilizzare meglio i dati di cui sei già in possesso: i dati proprietari, cioè le informazioni ottenute direttamente dai clienti, tramite le attività di CRM, le analisi dei dati del sito web, le vendite e altro ancora, a cui puoi attingere, ovviamente in maniera conforme alle normative locali in materia di privacy.

Questi dati sono particolarmente utili per i professionisti del marketing perché sono direttamente legati al business e offrono informazioni chiare sui clienti e sui tipi di prodotti o servizi richiesti. Puoi utilizzare questi dati anche per migliorare l’esperienza online, aumentando le conversioni e il ritorno sull’investimento.

Persino prima dell’emergenza coronavirus, i migliori professionisti del marketing ritenevano essenziale adottare una strategia basata sui dati per generare entrate e ridurre i costi. Nel futuro, l’utilizzo responsabile dei dati di prima parte avrà un ruolo sempre più importante.

Ma vediamo più in dettaglio quali sono i modi per cavalcare i cambiamenti di questo periodo.

1. Comprendere il pubblico e come cambiano le sue esigenze

Ora che le abitudini e le preferenze delle persone sono state rivoluzionate, potrai osservare nuovi comportamenti degli utenti o l’interesse da parte di nuovi acquirenti appartenenti a gruppi demografici che prima non avevi considerato. L’analisi dei dati proprietari ti aiuterà a comprendere con esattezza la natura di questi cambiamenti.

I dati ti consentiranno inoltre di comprendere a fondo il Customer Lifetime Value e identificare i clienti a maggior rischio di abbandono.

Strumenti come Google Analytics possono essere utili a questo scopo così come Informazioni sul pubblico di Google Ads, un altro strumento che consente di comprendere i dati raccolti e rilevare nuove tendenze e opportunità.

2. Raggiungere e coinvolgere i clienti più importanti

Ora come non mai è importante trasmettere il messaggio giusto e offrire ai consumatori informazioni pertinenti e utili nel momento più adatto del customer journey. Le strategie basate sui dati aiutano i professionisti del marketing a raggiungere i clienti più interessanti e a personalizzare i messaggi, riducendo al minimo le attività (e quindi le spese) poco efficaci. La pertinenza e il risparmio sui costi assumono un ruolo cruciale per i business particolarmente in questo momento.

Uno strumento utile è Customer Match di Google Ads che consente di pubblicare campagne personalizzate per i segmenti di pubblico principali, con il risultato di aumentare il tasso di conversione rispetto al valore medio.

Google Ads o Google Analytics offrono inoltre lo strumento Segmenti di pubblico per il remarketing, che consente di utilizzare i dati proprietari offline o online per raggiungere i clienti potenziali e coinvolgerli sul motore di  Ricerca, Gmail, YouTube e Display, con l’obiettivo di riagganciare gli utenti e con il risultato di aumentare traffico e conversioni.

Questi strumenti consentono di ottimizzare gli annunci per raggiungere solo un segmento di clienti o promuovere solo una determinata categoria di prodotti, offrendo così un aiuto specifico e tempestivo alle aziende che devono affrontare problemi logistici o di fornitura. Ad esempio, un rivenditore in difficoltà con l’evasione degli ordini a causa della riduzione del personale di magazzino può utilizzare Customer Match per dare la priorità ai clienti più fedeli.

Lo strumento può essere abbinato a Segmenti di pubblico simili, che può consentire di aumentare i tassi di conversione entrando in contatto con nuovi utenti simili ai clienti di segmenti redditizi esistenti o visitatori del sito.

I retailer hanno a disposizione anche la funzione Ricerca su sito di Google Analytics per capire se i clienti cercano principalmente informazioni sulla consegna, politiche di reso o dati simili. In tal caso, può essere interessante modificare il sito per rendere questi contenuti più visibili e facilmente rintracciabili.

3. Utilizzare dati e insight per creare migliori esperienze per gli utenti

I dati e gli insight sull’evoluzione dei comportamenti dei clienti sono utili anche per creare esperienze utente migliori. Ad esempio, puoi perfezionare il sito o l’app per migliorare la navigazione e ridurre le frequenze di rimbalzo in determinate pagine o persino adattare le creatività per promuovere i prodotti più richiesti della settimana.

A tal scopo, puoi utilizzare ad esempio Google Optimize, uno strumento gratuito che consente di eseguire test sul sito web, per identificare meglio i contenuti interessanti per i clienti e migliorare di conseguenza l’efficacia del sito.

Conclusioni

In questa fase di cambiamento, è facile sottovalutare l’utilità dei dati per molti brand la cui priorità è ora la sola sopravvivenza. Tuttavia, i business che si affidano all’utilizzo responsabile dei dati proprietari per comprendere i cambiamenti nel comportamento dei consumatori potranno creare strategie di marketing più efficaci sia nel breve termine che al ritorno alla normalità.

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Fonte: Think with Google