Digital Marketing: 6 trend del 2021 secondo Google

marketing automation trend 2020

Trasformazione digitale, trattamento etico dei dati e raggiungere i consumatori che trascorrono molto più tempo a casa sono solo alcuni dei temi su cui si dovrà concentrare il marketing nel 2021.

Quali altre tendenze di marketing digitale si imporranno l’anno prossimo?

Gli esperti di Google dell’area EMEA hanno condiviso le loro previsioni per il 2021.

1. Trasformazione digitale delle piccole e medie aziende

Secondo Fabio Ercolani, Head of Business Marketing and Strategy & Operations di Google Italia, le aziende di piccole e medie dimensioni sono state tra quelle più duramente colpite dalle conseguenze della pandemia globale, in particolare le attività commerciali, che si sono trovate di fronte alla necessità di ripensare completamente la gestione delle interazioni fisiche con i propri clienti.

In questi mesi, gli strumenti digitali si sono rivelati uno strumento fondamentale per la gestione della crisi e per venire incontro alle esigenze dei consumatori che hanno dovuto cambiare le proprie abitudini di acquisto.

L’adozione di questi strumenti e lo sviluppo di competenze digitali saranno tendenze ancora più marcate nei prossimi mesi, sia per la gestione di quelle che speriamo saranno le fasi conclusive dell’emergenza, che per l’accelerazione della ripartenza nel 2021. L’esperienza di acquisto sarà sempre più omnichannel e le piccole e medie imprese utilizzeranno gli strumenti digitali per veicolare informazioni aggiornate su:

  • orari di apertura;
  • sulla disponibilità dei prodotti;
  • gestire i collaboratori da remoto;
  • sviluppare nuovi canali di vendita e molto altro.

Per aiutare le PMI e gli esercizi locali, Google ha lanciato progetti come Italia in Digitale, che fornisce ad aziende e imprenditori accesso a prodotti e strumenti di formazione gratuiti per potenziare la trasformazione digitale delle imprese.

2. Una nuova era per l’etica dei dati

Matt Brittin, President EMEA Business & Operations di google, afferma che quest’anno gli strumenti online si sono rivelati una vera e propria ancora di salvezza. Più le persone utilizzano Internet, più proteggerne la privacy e i dati diventa una questione fondamentale. La gente si aspetta che i brand proteggano i loro dati e comunichino chiaramente come li utilizzano e cosa offrono in cambio.

Il settore si sta adeguando per rispondere alle necessità delle persone e nel 2021 il dibattito sull’etica dei dati verrà tradotto in azioni concrete da parte di molti brand. Di fatto, l’intero ecosistema digitale funziona solo le persone lo considerano affidabile. Il trattamento etico dei dati significa scegliere di fare ciò che è giusto per le persone e non solo rispettare un livello di base di conformità.

È un tema molto complesso, ma le aziende lo tengono presente e vogliono fare le cose nel modo giusto.

Secondo un recente sondaggio tra i clienti di Google nell’area EMEA, l’etica dei dati è già un argomento presente nelle conversazioni della maggior parte dei loro dirigenti. Uno su cinque afferma di aver creato un centro di eccellenza per la privacy, ossia un team di esperti dedicato alla riservatezza dei dati, che si occupa della preparazione al cambiamento normativo.

3. Fare marketing in un mondo senza cookie

Secondo Paul Coffey, Director Platform, Partnership & Privacy di Google EMEA, la misurazione è più importante che mai per garantire l’efficacia del performance marketing.
Finora, l’efficacia della misurazione online si è basata quasi esclusivamente sui cookie, che registrano informazioni utili su ciò che accade dopo che una persona ha fatto clic su un annuncio. Le aspettative in merito alla privacy da parte degli utenti e i relativi regolamenti come il GDPR, ci fanno capire che gli approcci tradizionali alla misurazione devono evolvere per adattarsi a un ecosistema che sta cambiando.

Nel 2021 verrà data sempre più importanza al bisogno di sistemi di misurazione innovativi e incentrati sulla privacy, e i professionisti del marketing utilizzeranno tecniche sofisticate come i modelli di conversione per quantificare il rendimento delle loro campagne digitali.

Per preparare la tua strategia di misurazione a un mondo in cui non esisteranno più i cookie di terze parti, hai bisogno di varie cose:

  1. innanzitutto devi avere un buon sistema di codifica e analisi;
  2. devi rispettare le preferenze degli utenti ottenendone il consenso specifico per ciascun tipo di attività e archiviando i relativi dati in maniera sicura;
  3. infine, devi investire nei dati proprietari. Costruire un’infrastruttura solida è il metodo migliore per ottimizzare la misurazione riducendo allo stesso tempo la quantità di dati.

4. Raggiungere i consumatori confinati in casa

A causa del COVID-19, i consumatori passano più tempo in casa rispetto al passato. Tuttavia, le persone continuano ad avere bisogno di fare esperienze in compagnia. Gli utenti utilizzano sempre di più i video online per informarsi, divertirsi e coltivare i rapporti con altre persone. Si prevede che nel 2022 più dell’80% del traffico Internet dei consumatori sarà generato dai video online. Inoltre, ci aspettiamo che questa tendenza venga accelerata dall’aumento dell’adozione del digitale in corso durante la pandemia.

Le restrizioni rispetto al distanziamento e all’isolamento domiciliare hanno anche potenziato il passaggio agli schermi TV, dovuto al fatto che alle persone piace guardare i video sullo schermo di casa. La visione complessiva di video online è aumentata e YouTube sulla TV ha registrato un incremento dell’80% a marzo del 2020 rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento dà la possibilità ai brand di comunicare con i consumatori in nuovi modi, afferma Jannika Bock, Director Client Solution, Central Europe.

Di fatto, alcuni lo stanno già facendo. Il brand svizzero di scarpe On, ad esempio, ha creato un evento dal vivo su YouTube in occasione del lancio di un nuovo modello di sneaker, dopo che la sua campagna per Wimbledon è saltata per via della pandemia.

Per raggiungere i propri obiettivi nel 2021, i brand dovranno approfittare della tendenza relativa al consumo di video online, in modo da raggiungere e interagire con i consumatori ovunque si trovino, momento per momento.

5. Le app saranno indispensabili per la crescita delle aziende

La grande novità rispetto alla fruizione di contenuti del 2020 è stato il tempo trascorso sui dispositivi mobili. A livello mondiale, le persone hanno trascorso 1600 miliardi di ore sullo smartphone durante la prima metà di quest’anno.

Inoltre, nel terzo trimestre l’utilizzo delle app è aumentato del 25% su base annua, con 180 miliardi di ore al mese trascorse usando un’app. La stessa ricerca mette in luce che le categorie che trarranno più vantaggio da questo aumento della diffusione delle app comprendono la consegna di cibo, i videogiochi, l’apprendimento online, l’intrattenimento e gli acquisti.

Quando guardiamo alla ripresa economica post-COVID, scopriamo che il 30% dei consumatori ritiene che le esperienze di acquisto non torneranno mai più a essere come prima. Ciò significa che per i retailer cogliere questa nuova opportunità di crescita è più importante che mai.

Scaricare un’app è già una dimostrazione di interesse per un brand. Dopo tutto, gli utenti di app tendono a essere clienti più fedeli. Nel caso dei retailer, gli utenti di app spendono tre volte di più rispetto ad altri clienti che utilizzano dispositivi mobili. Siccome questa tendenza continuerà a essere presente nel 2021, le aziende devono dare la priorità alla loro strategia per le app e convertirle in un canale a valore aggiunto per i propri clienti. conclude Eli Lassman, Head of SMB Direct Marketing and B2B Content, Ads Marketing di Google Uk.

6. Uguaglianza nell’agenda di marketing

L’interesse di ricerca mondiale per il termine “black owned business” è aumentato moltissimo verso la metà del 2020, quando il movimento Black Lives Matter ha iniziato a ottenere più attenzione e riconoscimento a livello internazionale. Si tratta di un segnale forte del desiderio delle persone di promuovere un cambiamento reale, e non solo partecipando a manifestazioni ma anche attraverso le proprie decisioni in quanto consumatori.

Il discorso sull’uguaglianza razziale ha fatto un grosso passo in avanti nel 2020, ma nel 2021 le persone si aspettano che i brand non si limitino soltanto a parlarne. Le aziende dovranno adottare un approccio sempre più proattivo e dare la possibilità ai consumatori di poter fare lo stesso. Le persone sono più coscienziose nel fare acquisti e sono loro a decidere dove e come spendere il proprio denaro. I brand che non riescono a soddisfare le loro aspettative potrebbero correre seri rischi.

Secondo Nishma Robb, Brand and Reputation Marketing Director di Google UK, i professionisti del marketing hanno la responsabilità di garantire che l’uguaglianza sia uno dei temi irrinunciabili dei programmi futuri. Tra le altre cose, per riuscirci è necessario promuovere la diversità all’interno dell’azienda e fare attenzione al modo in cui vengono strutturate le campagne.

Quality Score: come migliorarlo in Google Ads – Parte 2

come migliorare il quality score in google ads - aroundigital

Eccoci con il proseguo della guida su come migliorare il quality score dei tuoi annunci Google Ads.

Nella prima parte della guida abbiamo fatto un breve accenno all’importanza del quality score, su come analizzarlo e quali sono i fattori che maggiormente influenzano il punteggio di qualità.

In questa seconda parte proseguiamo con l’elenco dei fattori, ma parleremo anche dei falsi miti che girano attorno alle tecniche per aumentare il quality score.

Non perderti l’ultima e terza parte della guida dove entreremo ancora di più nel vivo dandoti consigli e suggerimenti pratici su come aumentare il quality score.

Cominciamo!

Qual è il rendimento dei tuoi annunci sui diversi dispositivi?

Quality Score: come migliorarlo in Google Ads – Parte 2 - aroundigital

Il punteggio di qualità può aumentare o diminuire a seconda del rendimento dei tuoi annunci su dispositivi mobili, desktop e tablet. Può anche esserci una differenza nelle prestazioni in base al tipo di telefono cellulare (es. Samsung vs iPhone) e sistemi operativi (Android vs iOS).

Storico delle parole chiave

Quando sei un nuovo inserzionista senza storico, Google prende in considerazione il rendimento storico delle parole chiave per le quali fai offerte (all’esterno del tuo account).

Cosa succede se nessuno ha mai fatto offerte per una keyword per la quale stai per fare un’offerta? Non è dato saperlo, per il momento.

quality score - aroundigital

Tuttavia, quando utilizzi una parola chiave (che è nuova per te ma ha una cronologia), Google esaminerà la cronologia di quella parola chiave ma anche il CTR storico del tuo account e il suo rendimento.

Detto questo, quando si tratta del quality score a livello di parola chiave, il rendimento storico è il fattore più importante all’inizio. Dopo aver accumulato un numero sufficiente di impression e dati sul rendimento, puoi fare affidamento su questo.

Se vuoi aumentare le impression, puoi farlo nei seguenti modi:

  1. Aggiungi parole chiave a corrispondenza più generica in modo da creare un pool meno restrittivo per il quale stai mostrando gli annunci.
  2. Aggiungi temi più generici, per cominciare, per facilitare l’aggiunta di parole chiave a corrispondenza più generica.
  3. Esamina i dati sulla quota impression, cioè la percentuale di volte in cui un annuncio viene visualizzato rispetto alle impression totali disponibili.

Previsione del Click-Through-Rate

La percentuale di clic prevista si riferisce al potenziale che il tuo sito web ha di ottenere un punteggio elevato.

Questo fattore generalmente entra in gioco quando il tuo account non ha uno storico sufficiente. Una volta che avrai ottenuto un numero sufficiente di conversioni, il CTR si baserà sul tuo storico anziché su una stima del potenziale.

Come performano i tuoi annunci nelle diverse località?

Così come i tuoi annunci Google hanno un rendimento diverso sui diversi device, allo stesso modo possono avere un rendimento diverso da regione a regione.

Anche se non puoi vedere la ripartizione geografica nel tuo account Google Ads, puoi eseguire il tuo test suddividendo le campagne in base all’area geografica e monitorando la differenza di rendimento.

Ricorda che esperimenti come questo non sono mai semplici. Ci saranno altri fattori coinvolti, come offerte offerte diverse per regione o più competitor  in una regione rispetto a un’altra.

Quando performano meglio i tuoi annunci?

Questo è un altro piccolo dettaglio che puoi utilizzare a tuo vantaggio e migliorare il quality score degli annunci Google. L’orario e i giorni in cui i tuoi annunci ottengono un maggiore engagement saranno influenzati da vari fattori. Dipende anche molto dalla tua nicchia.

Puoi analizzarlo dividendo la campagna in gruppi di annunci specifici e fissandole per giorni e intervalli di ore differenti. Quindi, controlla se il costo per clic e il punteggio di qualità migliorano o peggiorano.

I miti da sfatare

Il quality score degli annunci di Google è stato oggetto di molti dibattiti e molte teorie sono emerse su come si può migliorare il  punteggio di qualità negli annunci di Google. Poiché abbiamo menzionato diversi fattori che lo influenzano, sfateremo anche alcuni miti che circondano questo argomento digitale “hot”.

come migliorare il quality score in google ads - aroundigital

Le estensioni di annuncio influiscono sul punteggio di qualità 

Questa è una delle credenze più diffuse sul punteggio di qualità. In effetti le Ad Extensions sono correlate ai punteggi di qualità e all’equazione del ranking dell’annuncio ma non causano fluttuazioni dirette dei punteggi di qualità.

Questo malinteso potrebbe essere dovuto al fatto che le estensioni di annuncio possono aiutare ad aumentare le dimensioni di spazio del tuo annuncio. Il che, a sua volta, può tecnicamente portare a più percentuali di clic e a un punteggio di qualità più elevato. Tuttavia, come detto poc’anzi, non influiscono direttamente sul punteggio di qualità.

Mettere in pausa le campagne danneggia il punteggio di qualità

Si pensa che mettere in pausa campagne o semplici di gruppi di annunci o solo annunci avrebbe effettivamente un impatto diretto sul punteggio di qualità. Non è così, il punteggio non subisce variazioni dopo la messa in pausa.

Competizione Search & Display

Che tu ci creda o no, esiste anche un punteggio di qualità per le campagne della Rete Display. L’unico inconveniente è che non puoi vederlo.

Ma ciò non ha impedito alle persone di affermare che le performance della display influiscono sui punteggi di qualità della rete di ricerca. Questo non è stato ancora dimostrato. Proprio come sulla rete di ricerca, le performance display dipendono da metriche diverse a seconda del targeting.

Keyword Negative

Proprio come la convinzione che le estensioni di annuncio abbiano qualsiasi tipo di effetto sul quality score, se scegli di aggiungere o rimuovere qualsiasi parola chiave negativa, al tuo punteggio di qualità non succederà nulla. D’altra parte, se decidi di aggiungere una parola chiave a corrispondenza inversa, potresti semplicemente migliorare le percentuali di clic che ricevi. E questo ti aiuterà a migliorare il tuo punteggio di qualità nel tempo.

Keyword sulla landing page

L’uso di parole chiave in eccesso nelle pagine di destinazione non aiuta a migliorare i punteggi di qualità.

Aumentare i Bid

Se pensi che aumentare la media dei bid possa portare a un punteggio di qualità migliore, sei fuori strada. Non è detto che questo accada. Biddare “artificialmente” una somma più alta nella speranza di ottenere e poi mantenere un punteggio di qualità più alto dopo aver abbassato le offerte, non funziona.

Nell’asta dell’annuncio, competi sempre sul CTR contro competitor nella stessa identica posizione dell’annuncio.

Ma questo significa anche che non dovresti preoccuparti del tuo punteggio di qualità se stai pensando di abbassare le tue offerte. Se il testo dell’annuncio rimane lo stesso, il punteggio di qualità di Google Ads non ne risentirà.

La struttura dell’account non è importante

Importa eccome. Tuttavia, non influisce direttamente sul punteggio di qualità. Piuttosto, aiuta a influenzare altri fattori che aiutano a sviluppare il punteggio di qualità, come le percentuali di clic. Questo è simile all’effetto iceberg di cui abbiamo parlato nel post precedente, dove più ti interessi e ti concentri nel rendere il rapporto keyword-annuncio e termine di ricerca-keyword di 1: 1, maggiori sono le tue possibilità di ottenere una percentuale di clic più forte e, di conseguenza, un maggiore quality score.

Conversion Rate

Considerando che le conversioni sono per lo più soggettive, Google non le attribuisce molto valore sul piano del punteggio. Ciò significa che il quality score non viene influenzato tasso di conversione.

Keyword Dinamiche  

Questa è un’ottima funzionalità che può essere utilizzata  per inserire in maniera automatica parole chiave nel testo dell’annuncio, risparmiando così tempo e fatica. Poiché fornisce un aumento di rilevanza, molti ritengono che abbia un impatto diretto sul punteggio di qualità. Ma si tende a ignorare il fatto che questa funzione potrebbe prima migliorare il CTR e quindi migliorare il punteggio di qualità. Inoltre, bisogna ricordare che il DKI è utile per aggiungere keyword e non termini di ricerca. Quindi, se il rapporto tra termine di ricerca e parola chiave è intorno a 1:30, il tuo CTR non migliorerebbe tanto quanto sarebbe se il rapporto fosse vicino a 1:10.

Non perderti l’ultima e terza parte della guida dove entreremo ancora di più nel vivo dandoti consigli e suggerimenti pratici su come aumentare il quality score.

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Fonti:

WordStream

DMN

 

Quality Score: come migliorarlo in Google Ads – Parte 1

Google Ads: come migliorare il tuo quality score - aroundigital

Stai strutturando i tuoi annunci Google al meglio? Ti sembra di aver investito molto ma senza grandi risultati? Le ragioni possono essere diverse, come non utilizzare parole chiave pertinenti o focalizzarsi solo su parole chiave a corrispondenza inversa.

Oppure ci sono altri aspetti da considerare per ottenere un buon punteggio di qualità dalla tua campagna Adwords e migliorare la tua posizione nel ranking degli annunci.

Seguici in questa semplice guida su come migliorare il tuo quality score per gli annunci Google Ads.

Che cosa è il quality score di Google Ads?

Un veloce ripassino su cosa si intende per quality score, non guasta mai. Soprattutto, può essere utile per i beginner.

Il punteggio di qualità è una stima della qualità degli annunci, delle parole chiave e della pagina di destinazione. Il punteggio varia da 1 a 10 e include la percentuale di clic prevista, la pertinenza dell’annuncio e l’esperienza sulla pagina di destinazione.

Google Ads: come migliorare il tuo quality score - aroundigital

Source Image: WordStream

Più sono pertinenti gli annunci e le pagine di destinazione per gli utenti, maggiore sarà la probabilità di un punteggio di qualità elevato.

Annunci di qualità più elevata possono portare a prezzi più bassi in termini di click e a migliori posizionamenti degli annunci.

Perché il quality score è importante

Affinché il tuo brand abbia un forte impatto sul tuo pubblico di destinazione e affinché la tua azienda si espanda e raggiunga più persone, è necessario avere una posizione dell’annuncio elevata.

Quando il quality score degli annunci Google migliora, il costo per clic diminuisce. Quando il tuo costo per clic si abbassa, anche il tuo costo per conversione si abbassa. Questo, a sua volta, significa che guadagnerai e risparmierai di più. Pertanto, l’ottimizzazione del punteggio di qualità degli annunci Google è un modo efficace per aumentare i profitti.

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Ancora più importante, il miglioramento del punteggio di qualità degli annunci Google può portare a una riduzione del CPA, che sta per costo per acquisizione.

Migliorare il ranking dei tuoi annunci aiuterà la tua azienda a risparmiare denaro e ottenere traffico organico.

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Source Image: WordStream

Analizza la suddivisione del tuo quality score

Google Ads offre tre modi per suddividere il punteggio di qualità:

  1. pertinenza dell’annuncio;
  2. CTR previsto;
  3. esperienza sulla pagina di destinazione.

Quando vedi queste categorie separatamente, puoi capire con più facilità in quale area devi migliorare e concentrarti su questa.

Ci sono anche altri fattori che influiscono sul quality score degli annunci Google.

Ecco un elenco più ampio di fattori che influenzano il tuo punteggio:

  1. il tuo CTR di Google Ads (attuale e previsto);
  2. CTR delle display URL ;
  3. la pertinenza del tuo annuncio Google rispetto al termine di ricerca;
  4.  la qualità della tua landing page;
  5. il rendimento dei tuoi annunci Google in particolari aree geografiche, dagli stati alle città;
  6.  il rendimento dei tuoi annunci Google per device.

Per riassumere, i punti principali che devi ricordare è che CTR previsto + la pertinenza dell’annuncio + la pertinenza della landing page è uguale al punteggio di qualità degli annunci Google.

Ora che abbiamo chiarito quali aspetti comprendono e influenzano la tua campagna di annunci Google, esaminiamo alcuni problemi relativi ai punteggi di qualità.

Di seguito elencheremo alcuni aspetti che influenzano il punteggio di qualità degli annunci di Google. Ci sono molte teorie su ciò che aumenta o riduce un punteggio e come farlo. Sfortunatamente, come molte delle cose su Internet, alcune delle teorie sono solo miti (ne parleremo meglio nel prossimo articolo). Gli algoritmi dei motori di ricerca cambiano continuamente e quindi il modo di fare le cose viene sempre aggiornato.

Ti daremo quindi consigli e suggerimenti (non perderti la seconda parte della guida) provati e testati che ti aiuteranno ad aumentare il tuo punteggio di qualità.

Come tutti sanno, causalità e correlazione non sono le stesse cose. Allo stesso modo, ci sono diversi fattori correlati al punteggio di qualità degli annunci di Google e altri che causano la fluttuazione del posizionamento di un sito web. Abbiamo fatto un elenco dei fattori che causano o influenzano il punteggio di qualità di Google.

Click Through Rate (CTR)

Il click-through rate, cioè la percentuale di click, è uno dei principali fattori che possono farti ottenere un punteggio di alta qualità. Anche Hal Varian, chief economist di Google, ha dichiarato che esso comprende circa il 60% dei punteggi di qualità di Google Ads.

Il CTR si calcola dividendo i clic per le impression. Quando migliori con successo la tua percentuale di clic, l’algoritmo di Google aumenterà automaticamente il tuo punteggio di qualità.

Ricorda che il CTR è soggettivo. È relativo a ciascuna parola chiave, alla cronologia di tale parola chiave e agli attuali livelli di concorrenza. Esempio: una parola chiave con un CTR del 2% potrebbe avere un punteggio di qualità 8/10, mentre una parola chiave con un CTR del 10% potrebbe avere un punteggio di qualità 4/10.

Rapporto tra keyword e annunci

Sebbene il CTR e il suo effetto sul quality score sia abbastanza noto, il rapporto tra parole chiave e annunci è abbastanza nuovo. Tuttavia, è il secondo fattore più importante che contribuisce a un alto punteggio di AdWords.

Ogni singolo gruppo di annunci per parola chiave è importante. La cosa che devi ricordare di questo fattore è che maggiore è il numero di parole chiave (per quanto pertinenti ritieni che siano per i tuoi annunci Google), maggiori sono le possibilità di diluire il tuo annuncio. Quindi, più che alla quantità, presta attenzione alla qualità e alla precisione delle keyword.

Se il messaggio tra la tua parola chiave e il tuo annuncio Google è diluito, significa che le tue percentuali di clic saranno inferiori al CTR previsto. Questo, a sua volta, ti porterà a ottenere un quality score inferiore degli annunci.

Quello che devi fare è ristrutturare tutti i gruppi di annunci che contengono parole chiave con punteggi di bassa qualità. L’opzione migliore per ristrutturare è non eliminare alcuna parola chiave ma metterla in pausa. Quando metti in pausa determinate parole chiave, i punteggi di qualità calcolati rimangono ancora nella cronologia del software. Quindi, invece di eliminarli completamente, avrai salvato tutti i vantaggi che hanno apportato. Inoltre, quando aggiungi altri gruppi per le parole chiave, Google non li vedrà come duplicati.

Ricorda che diversi gruppi di annunci hanno percentuali di clic differenti. Quindi, non dimenticare di analizzarli prima. Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare la funzione di Inserimento Dinamico delle Keyword.

Rapporto tra termini di ricerca e keyword

Il rapporto tra una parola chiave e il termine di ricerca è stato spesso paragonato a un iceberg. Quando guardi un iceberg, la parte superiore sopra il mare potrebbe essere enorme, ma non è neanche lontanamente vicina rispetto a ciò che è sotto la superficie.

Google Ads: come migliorare il tuo quality score - aroundigital

Allo stesso modo, una parola chiave può contenere cinquanta termini di ricerca diversi. Ecco perché devi essere estremamente attento a utilizzare parole chiave a corrispondenza esatta e termini di ricerca. Quando ti concentri su broad matches, match modifiers, e phrase match, noterai che ciò per cui stai biddando (parola chiave in superficie) è lontano da ciò per cui stai effettivamente pagando ( termini di ricerca sotto la superficie).

Poiché le discrepanze variano tra determinate parole chiave e determinati tipi di corrispondenza, è importante notare che le percentuali di clic potrebbero derivare da questo effetto iceberg.

Una volta che riduci il rapporto, ti accorgerai che il più delle volte anche le tue percentuali di clic miglioreranno.

Bounce Rate – I rimbalzi rapidi

I rimbalzi rapidi si riferiscono all’esperienza che il visitatore ha sulla tua landing page.

Ad esempio, immagina che un visitatore abbia cliccato sul tuo sito web per poi abbandonarlo qualche istante dopo. Questa cosa si si rifletterà male sul tuo sito web e porterà a un punteggio di bassa qualità. Ma cosa succede se quel visitatore torna di nuovo e cerca di ricaricare la tua pagina? Bene, le cose potrebbero sembrare migliori, ma non è sempre così.

Il tempo trascorso da un visitatore sul tuo sito web e la frequenza di rimbalzo sono due fattori metrici che puoi trovare in Google Ads quando collegato ad Analytics. Se sai come analizzarli correttamente, puoi capire quali parole chiave sono irrilevanti. Se hai un punteggio di qualità degli annunci Google basso, potrebbe essere perché stai utilizzando le keyword sbagliate.

 Landing Page Experience

Negli ultimi due anni, l’esperienza della pagina di destinazione è diventata un fattore sempre più importante del punteggio di qualità, poiché ci sono sistemi più automatizzati e occhi umani che giudicano se l’esperienza sulla tua pagina di destinazione è buona o meno.

Sebbene questo fattore sia soggettivo per ogni visitatore, un’analisi complessiva può aiutarti a comprendere la personalità dell’acquirente e, nel processo, a migliorare il quality score degli annunci Google.

Le cose più importanti a cui devi prestare attenzione per migliorare questa parte del tuo quality score sono:

  • i tuoi contenuti: sono originali e unici per il tuo sito/landing page  (ovvero non li hai copiati da qualche altra parte)?
  • fornisci informazioni sufficienti per essere considerato affidabile? I fattori principali qui sono: una pagina “Chi Siamo” l’indirizzo dell’attività, il numero di telefono e i collegamenti ai profili dei social media. NOTA: questo viene esaminato principalmente quando gli inserzionisti cercano di promuovere siti che si trovano all’interno di settori tenuti sotto controllo (medico, sanitario, supporto IT, ecc.)
  • quanto è semplice la navigazione per l’utente affinché possa trovare le informazioni che cerca e quindi convertire?
  • la tua pagina di destinazione consente al bot di Google di eseguire facilmente la scansione del tuo testo?

La landing page è il volto virtuale del tuo brand, assicurati che i visitatori abbiano un’esperienza piacevole.

Tempo di caricamento della landing page

Questo è un altro fattore correlato all’esperienza dell’utente sulla pagina di destinazione. Se un sito web non si carica velocemente, è naturale che un visitatore decida di visitare un altro sito web.

Nel settore digitale, la regola standard è che se la tua pagina di destinazione impiega più di 3 secondi per caricarsi, le persone passeranno a un altro sito. E questo abbasserà ulteriormente il tuo punteggio di qualità di Google Ads. Tieni presente che il tempo di caricamento di una pagina di destinazione varia da regione a regione.

Puoi visitare PageSpeed ??Insights di Google per controllare ulteriormente il rendimento della tua URL.

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Inoltre, usa anche parole chiave a coda lunga per un punteggio di qualità Google Ads più elevato. Le parole chiave a coda corta devono essere evitate. Portano percentuali di clic inferiori e ti danno un punteggio di qualità inferiore.

Facciamo un esempio di come queste parole chiave a coda corta danneggiano il tuo brand. Esempio: supponiamo che tu abbia fatto un’offerta per la parola chiave “scrivania”, che è una parola chiave a coda corta.

Ricordi cosa ti abbiamo detto sul rapporto tra parole chiave e termini di ricerca? Applica questa teoria qui e capirai perché è consigliabile che tu sia più specifico.

Nel caso della parola chiave a coda corta “scrivania”, avrà vari termini di ricerca correlati. Potresti utilizzare questa particolare keyword per un prodotto che è di fatto una scrivania, ma i termini di ricerca correlati a questa parola chiave possono variare da “calendario da scrivania”, “lampada da scrivania”, “ventilatore da scrivania”, “sedie da scrivania” , ecc.

Ecco perché è consigliabile utilizzare parole chiave a coda lunga. Potresti pensare che restringerà il tuo pubblico di destinazione, e di fatto potrebbe, ma il pubblico che farà clic sul tuo link sarà qualificato e porterà un alto tasso di conversione.

Ricorda che anche la pagina di destinazione e il testo dell’annuncio devono corrispondere al tuo gruppo di annunci.

I Match Type non influiscono sul Quality score

Il tipo di corrispondenza è indicativo dell’andamento delle parole chiave rispetto ai termini di ricerca. Inoltre, il loro effetto funziona solo a livello di parola chiave.

Ricorda che avere un vecchio account Google Ads non significa che avrai un punteggio di qualità dell’annuncio Google elevato. Questa era una cosa che si pensava nei primi anni 2000 e le persone hanno persino acquistato vecchi account AdWords.

Ora, tutti gli esperti concordano sul fatto che il rendimento di qualità è ciò che conta, è ciò che determina il tuo posizionamento, il punteggio di qualità delle parole chiave e il punteggio di qualità degli annunci Google. Mantieni le tue performance con una qualità elevata e noterai che il tuo rank aumenterà.

Questo ha senso anche perché la cancellazione di parole chiave con scarso rendimento non rimuove la cronologia del punteggio di qualità, ma viene conservata nell’account insieme ai registri del rendimento di Google rispetto ai tuoi concorrenti.

CTR delle Display URL

Da non confondere con il tuo dominio principale, come abc.com, le tue display URL (abc.com/come-lavoriamo) è una componente ufficiale del punteggio di qualità, come rivelato da Google.

Ciò significa che il tuo dominio principale e qualsiasi altra URL di visualizzazione che hai nel tuo account, hanno tutti il proprio storico di impression e il rendimento dei clic conservati in un registro.

Avere un URL di visualizzazione specifica NON migliorare automaticamente il punteggio di qualità, ma potrebbe facilmente aumentare la percentuale di clic e, di conseguenza, il punteggio di qualità.

Per ora ci fermiamo qui. Ma non perderti il proseguo della guida nel prossimo articolo dove parleremo del rendimento degli annunci sui diversi dispositivi, e anche dei falsi miti che girano attorno alle tecniche per aumentare il quality score.  Infine, entreremo ancora di più nel vivo dandoti consigli e suggerimenti pratici su come aumentare il quality score.

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Immagine in evidenza: <a href=’https://it.freepik.com/vettori/persone’>Persone vettore creata da pch.vector – it.freepik.com</a>

Fonti:

WordStream

DMN

 

 

 

 

 

 

 

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Le esigenze e i desideri dei clienti sono in costante evoluzione e a volte assistiamo a cambiamenti repentini che rendono impossibile una reportistica affidabile.

Gli scenari cambiano così rapidamente che ogni tentativo diventa inutile. Per questo valutare i risultati delle proprie campagne pubblicitarie diventa sempre più difficilee il problema non fa che peggiorare perché siamo nel bel mezzo di una crisi economica e le risorse sono limitate.

Sfruttando la ritrovata voglia di normalità della gente, i marketer avranno tante opportunità per fare davvero la differenza.

In un nuovo video di Google, facente parte della nuova serie dal nome Update, Marie Gulin-Merle, Global VP di Ads Marketing di Google e Vidhya Srinivasan, VP Measurement & Analytics, entrambi responsabili di metriche e analisi dei prodotti pubblicitari di Google, ci parlano delle metriche che valorizzano gli investimenti nel marketing, per parlare dell’importanza delle misurazioni all’interno dell’attuale contesto.

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

La misurazione degli investimenti pubblicitari in tempi così turbolenti

I marketer devono restare in ascolto, come mai prima d’ora, suggerisce il team di Google nel video, soprattutto perché lo scenario cambia a vista d’occhio. Nella sostanza, bisogna avere ben chiaro il polso della situazione.

Questo periodo è una congiuntura che nessuno di noi ha mai vissuto prima d’ora, e in generale, regna la massima incertezza.

Tutte le tradizionali metriche di base su cui ci siamo affidati, oggi non hanno più alcun valore.

Stiamo assistendo alla sospensione o al sostanziale ripensamento di intere campagne, e alla fine dipende tutto dal trovare gli insight. Perché è da questi insight che si può sviluppare un piano strategico.

Per capire il momento attuale bisogna affidarsi agli insight o alle metriche e questo vale sia per i leader che per i marketer.

In che modo l’attuale situazione ha messo alla prova il modo in cui i marketer affrontano le misurazioni?

In uno scenario ideale, le misurazioni sono complesse, e per i marketer, soprattutto durante questo periodo così difficile, la posta in gioco è altissima.

Questo è vero per i clienti più grandi, ma è ancora più vero per le piccole e medie imprese. Questo perché cercano di capire dove investire risorse spesso limitate nel modo più efficiente possibile.

Così, le più grandi sfide per i marketer sono capire come acquisire e valutare i dati quanto più possibile e in tempo reale, in uno scenario in evoluzione, capire come trovare insight partendo dai dati, capire come sfruttare questi insight per apportare adeguate correzioni, e sopratutto capire come fare tutto questo tutelando al massimo la privacy dell’utente.

Su queste basi, Google sta ragionando sulle priorità e sul mettere a punto strumenti ideali per il lavoro dei marketer.

Secondo il team Analytics di Google ci sono 3 priorità principali:

  1. aiutare i marketer  a capire l’efficacia del loro investimento nel marketing;
  2. aiutare i marketer a capire il sentiment dei propri utenti;
  3. aiutare i marketer a capire fino in fondo come gli utenti interagiscono con i loro annunci e con l’ecosistema digitale, che sia su un sito o su app.

Il giusto compromesso per una corretta misurazione

Dai feedback dei clienti Google, emerge molto spesso la difficoltà di trovare il giusto compromesso fra misurazioni precise e accurate e contemporaneamente, il raggiungimento del risultato.

Google crede fortemente nelle metriche attuabili.

Parlando di accuratezza, esse si basano esclusivamente sul contesto e lo specifico utilizzo dei marketer.

Ma da una lettura superficiale di una situazione potrebbero sfuggire certe sfumature.

Allo stesso tempo, l’eccessivo approfondimento o la ricerca di un livello di precisione irraggiungibile

potrebbe portare i gruppi di lavoro a non intervenire.

Quindi, il compromesso ideale richiede il raggiungimento di un livello di precisione che possa stimolare l’attuabilità.

L’attuabilità dovrebbe essere la lente da usare per definire le metriche da tenere sott’occhio.

Nel video Google riporta degli esempi su come i marketer del proprio team hanno raggiunto dei risultati e ispirato i clienti.
Prendendo ad esempio l’impatto del brand successivo all’avvio della campagna pubblicitaria, è preferibile fare un resoconto poco dopo l’avvio della campagna, mentre la tendenza è di aspettare la fine: questo è un trade off sul livello di precisione.
Questo vale anche per la misurazione della reach. In entrambi i casi,  il trade off fra il tempismo e la precisione è la scelta giusta per quell’utilizzo.

Il comportamento degli utenti e gli strumenti di analisi

Assistiamo attualmente a molte situazioni riferite ai comportamenti dei clienti.

Ad esempio, da un lato,la gente cerca informazioni sull’apertura degli hotel e delle concessionarie dall’altro lato, assistiamo anche a gente che pianifica una vita prettamente domestica.

Per mettere ordine fra tutti gli input, Google Analytics continua ad essere uno dei modi migliori per intuire come i tuoi clienti stiano interagendo con i tuoi principali touch point aziendali, che si tratti del sito o dell’app.

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Grazie ai più recenti aggiornamenti, Analytics riesce a fornire una panoramica completa dell’interazione fra l’utente e la combinazione di sito e app.

Inoltre, Google Analytics può vantare capacità di machine learning per evidenziare insight fondamentali che potrebbero passare inosservate, oltre a offrire uno sguardo sul futuro grazie all’analisi predittiva.

Oltre a questo, è integrato nel sistema di Google Ads e nella Google Marketing Platform, che consente l’attuabilità diretta delle analytics.

Fra gli altri strumenti Google cita anche Data Studio, eccezionale strumento di produttività per mettere a frutto gli insight. È integrato con collegamenti diretti a strumenti come come Google Ads e Google Analytics,

e ti permette di visualizzare un aggiornamento in tempo reale dei tuoi dati per velocizzare il tuo processo decisionale.

Inoltre, fornisce template di marketing per accedere ai propri report preferiti e già dotati delle metriche più rilevanti, ed è anche possibile sfruttare funzionalità come l’invio programmato di email per ricevere reportistica sui trend.

Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Quindi parola d’ordine velocità, che si traduce anche in agilità e, a tal proposito, Google cita anche Google Optimize, grazie al quale, dopo i recenti aggiornamenti, puoi postare rapidamente un banner sul tuo sito per veicolare informazioni come un cambio d’orario, nuovi servizi e tanto altro.

Puoi anche scegliere su quali pagine del sito mostrare il banner, oltre a personalizzare la visualizzazione dei banner in base alla posizione geografica.
Analytics: strategie di misurazione per valorizzare i tuoi investimenti

Come investire in questa fase: il modello di attribuzione

Mai come prima d’ora è importante investire in un modo equilibrato. Un modo di gestire il tutto, secondo Google, è tramite l’attribuzione in Google Ads.

Il modello di attribuzione in Google Ads aiuta a comprendere l’ investimento legato alle varie dinamiche che alimentano le conversioni di un sito.

Essenzialmente, assegna crediti ai vari annunci, clic e altri fattori che compongono queste dinamiche.

Google ha da poco presentato una nuova modalità di fruizione dell’attribuzione in Google Ads, per aiutare i clienti a visualizzare e comprendere i resoconti in un modo estremamente veloce.

In sostanza hanno messo in evidenza le metriche e le dinamiche a cui è necessario prestare molta attenzione per ottimizzare l’investimento.

Di recente, sono stati aggiunti ai resoconti di attribuzione anche gli insight per YouTube dedicati agli inserzionisti.

Grazie a queste nuove funzionalità, l’attribuzione in Google Ads ti aiuta a comprendere il modo in cui i clienti interagiscono con i tuoi annunci su YouTube, Search e Shopping prima della conversione per poi regolare di conseguenza il tuo investimento nel marketing.
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PPC: come creare annunci efficaci e aumentare le vendite

Il coronavirus e le relative misure di quarantena hanno portato a un aumento delle vendite online, del consumo di contenuti video e del tempo che le persone trascorrono su Internet in generale. Ecco perché gli annunci PPC sono più rilevanti che mai per la tua attività. Gli annunci sponsorizzati , quando ben realizzati, possono essere un ottimo modo per migliorare il tasso di conversione e i profitti.

In questo articolo, troverai gli errori più comuni nella pubblicità Pay-per-Click così come consigli pratici per impostare annunci efficaci.

Gli errori più comuni sull’impostazione degli annunci

1. Annunci senza info di contatto

Gli annunci pubblicitari senza informazioni di contatto occupano meno spazio nella SERP e non competono con gli annunci della concorrenza per il fatto  di essere meno evidenti e informativi.

2. Mancanza di link rapidi e favicon

Questo errore porta a una riduzione del traffico, del CTR e a un conseguente aumento del budget sugli annunci.

3. Annunci non ottimizzati per la Rete Display di Google

Una campagna pubblicitaria per i motori di ricerca è diversa da quella mostrata sulla Rete Display di Google. Se copi solo gli annunci, non otterrai un buon risultato. La pubblicità sui siti tematici dovrebbe essere più creativa rispetto alla ricerca. Esistono molti formati diversi nella Rete Display di Google che puoi sperimentare.

4. Mancanza di divisione nel settore e nella geolocalizzazione

Senza questa separazione, puoi sprecare budget. Dividendo la campagna, identificherai quali settori o regioni sono più efficaci e quale parte della campagna dovrebbe ricevere maggiore attenzione e budget.

5. Struttura impropria delle campagne PPC

La struttura di una campagna dovrebbe essere creata sulla base della domanda degli utenti  e dell’analisi del mercato (esigenze e requisiti del cliente, domanda del prodotto e altri parametri simili).

Ad esempio, puoi creare i seguenti gruppi per la tua campagna PPC: sul brand, su parole chiave generali, su regioni, su tipi di prodotto, promozioni e concorrenti.

6. Un sito che non si carica al click

Spesso è in esecuzione una campagna ma con un server non configurato per elaborare le label dei sistemi pubblicitari. Pertanto, quando si fa clic su un annuncio, il sito potrebbe non caricarsi.

Come impostare una campagna PPC efficace

Lavorare con la pubblicità contestuale implica un’analisi continua. Prima del lancio, dovresti di analizzare:

  1. il pubblico in target;
  2. i punti di forza e di debolezza del prodotto;
  3. le attività dei concorrenti e le nicchie di mercato.

Poiché la situazione sul mercato sta cambiando in modo dinamico, prima di lanciare una campagna pubblicitaria, è necessario effettuare un’analisi diretta degli annunci contestuali, dei loro risultati e dei concorrenti.

Prima di creare una campagna Pay-per-Click è necessario imparare:

1. Il target audience

Queste sono le persone che desideri raggiungere e convertirle in acquirenti.

Uno specialista dovrebbe capire i loro bisogni, determinare i fattori che possano influenzarli, scoprire quale stile funziona meglio per comunicare con loro. Puoi farlo con l’aiuto di interviste e sondaggi tra i tuoi clienti, parlando con il tuo team di assistenza clienti e studiando i tuoi concorrenti.

2. Il prodotto

Come stai vendendo il prodotto? Come è fatto? In che cosa si differenzia dai concorrenti? Quale valore crea per gli acquirenti? Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza? Dovresti conoscere le risposte a tutte queste domande perché sarà piuttosto difficile vendere un prodotto o un servizio senza conoscere questi aspetti.

3. La nicchia

Ogni business ha le sue specificità. Dal retail al B2B, ad esempio. Studia i siti che offrono servizi o prodotti simili al tuo per vedere la differenza tra le nicchie.

Pertanto, prima di vendere, è necessario comprendere:

  • A chi vendere?
  • Come vendere?
  • Quali difficoltà potrebbero sorgere?
  • Che tipo di concorrenza hai?

4. Gli annunci dei competitor

Un forte concorrente può arrivare in qualsiasi momento. Pertanto, non dovresti perdere attenzione in nessuna fase della pubblicità contestuale. Un’elevata concorrenza può causare un aumento del CPC e un raggio d’azione inferiore.

Per aiutare un inserzionista, esistono diversi strumenti per monitorare il mercato e creare una campagna PPC di successo o per ottimizzarla al meglio, ottenendo le seguenti informazioni:

  1. la qualità dei testi, la pertinenza dell’annuncio sulla base delle richieste dell’utente, i vantaggi che esso comporta per l’acquirente;
  2. parole chiave utilizzate negli annunci;
  3. come appare la landing page, cioè se è in grado di convertire i visitatori in acquirenti grazie a un’efficace proposta di vendita e alla facilità nell’effettuare un ordine;
  4. la dinamica dei cambiamenti nell’efficacia degli annunci.

Checklist di base per impostare una campagna PPC efficace

Una checklist completa per l’impostazione della pubblicità contestuale comprende centinaia di punti. Qui condividiamo i requisiti minimi ed essenziali che tutti possono implementare.

1. Separazione delle parole chiave B2B e B2C . È un livello superiore della struttura. Devi studiare i segmenti di pubblico in dettaglio.

2. È necessario ottimizzare gli annunci per i diversi dispositivi. La campagna per la ricerca mobile deve essere separata con parole chiave e impostazioni diverse.

3. Devi scrivere dei buoni annunci:

  • parole chiave nel titolo
  • parole qualificanti
  • parola chiave nel link di visualizzazione
  • parola chiave nella descrizione
  • call to action
  • collegamento rapido con una parola chiave
  • contatti

4. Per aumentare l’efficacia del tuo annuncio, ti consigliamo di utilizzare diverse estensioni annuncio: snippet strutturati, di chiamata, posizione, estensioni di prezzo e altro.

5. Per le parole chiave con volume di ricerca alto e medio, la tua campagna dovrebbe basarsi sul principio: “una keyword  = un annuncio”. Quelli a basso volume di ricerca dovrebbero essere raggruppati.

6. Lanciare una campagna per le nicchie. Ad esempio per i concessionari di automobili, tali nicchie saranno servizi di auto, leasing, componenti e altri segmenti che potresti trovare pertinenti in questa nicchia.

7. Limitare il budget per parole chiave, piattaforme e canali inefficaci.

8. Utilizza la Rete Display di Google, ma filtra le piattaforme per non ottenere traffico scadente.

9. Prova nuovi strumenti: annunci in Gmail, campagne come annunci di sola chiamata, annunci di ricerca locale, true view e altro.

10. Utilizza il remarketing dinamico su azioni incomplete e carrelli abbandonati. Ti consente di contattare gli utenti che sono già stati sul tuo sito.

11. Utilizza altri canali di promozione. Uno dei migliori schemi è: portare un nuovo visitatore con l’aiuto dell’annuncio PPC, e riportarlo sul sito con l’aiuto del remarketing sui social network.

12. Ricorda che gli annunci possono essere visualizzati nel momento sbagliato per la tua azienda. Ad esempio, se hai un’offerta B2B, non dovresti spendere budget di notte o nel fine settimana.

13. Compila un elenco di parole chiave a corrispondenza inversa.

Analisi delle tue campagne

Per fare un’analisi  delle tue campagne dovresti utilizzare due strumenti: un sistema di analisi del sito o Google Analytics e Google Ads.

Gli indicatori che dovresti utilizzare per analizzare l’efficacia della tua pubblicità secondo Google Analytics o Google Ads, sono:

CTR (percentuale di clic)
Il CTR dovrebbe aumentare mentre il CPC deve diminuire. Se ciò non accade, i tuoi annunci sono di scarsa qualità per questo sistema e dovresti cambiare le tue tattiche.

CR (tasso di conversione)
Mostra quanti utenti dall’annuncio hanno effettuato un’azione mirata sulla pagina di destinazione (effettuato un ordine, lasciato una richiesta, si sono registrate). Questo numero dovrebbe sempre aumentare.

CPO
Il costo per attirare un cliente che effettuerà un acquisto dovrebbe sempre diminuire.

ROI
Gli investimenti pagano se l’indicatore è maggiore di zero. È ideale se aumenta.

CAC (costo di acquisizione del cliente)
Devi valutarlo per capire quanto ti costa un nuovo cliente. Gli affari vanno bene quando questo importo è inferiore alla fattura media.

LTV (customer lifetime value)
Mostra quanti soldi ogni cliente ti ha portato dal primo acquisto. Maggiore è il numero, e meglio è, ovviamente.

Conclusione

A prima vista, impostare la pubblicità contestuale può sembrare facile. In realtà, è un lavoro continuo di l’analisi dei tuoi annunci e dei concorrenti. Per creare una campagna efficace è necessario disporre di conoscenze di marketing di base e una mentalità analitica.

La pubblicità contestuale porterà profitto solo se è impostata correttamente e pensata nei dettagli.

 

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Fonte: Search Engine Watch