SEO: le 4 tattiche più sottovalutate

La maggior parte delle aziende oggi comprende  il valore della ricerca organica e, mentre alcune si basano esclusivamente sulle più popolari “best practice”, alcune altre passano molto tempo a fare esperimenti per scoprire azioni “non comuni” che generano rendimenti più elevati per la propria attività.

La sperimentazione sta diventando uno strumento fondamentale che gli esperti di marketing devono utilizzare per gestire l’evoluzione in corso di Google e i cambiamenti che incidono sulla visibilità organica delle proprie attività e sugli sforzi di acquisizione.

Secondo Rand Fishkin di Sparktoro, le statistiche mostrano che, nel giugno 2019,  oltre il 50% delle ricerche su Google non ha generato clic e questa tendenza è in costante crescita dal 2016.

È risaputo che crescere in un settore dinamico è difficile, tuttavia, non è impossibile.

Secondo FastCompany: “Le aziende devono fare le cose in modo diverso se vogliono creare un vantaggio competitivo”.

Un vantaggio competitivo che consentirà alla tua azienda di offrire un valore maggiore, rispetto ai tuoi concorrenti, agli utenti provenienti dalla ricerca organica.

Fare le cose in modo diverso nel business online significa due cose:

– sperimentazione costante

– implementazione di tattiche SEO sottovalutate.

E in questo articolo, parleremo del secondo aspetto, le tattiche SEO più sottovalutate.

Le 4 tattiche SEO più sottovalutate

Recentemente,  Russ Jones, ex Responsabile Search Scientist di Moz, ha chiesto su Twitter: “Quale pensi sia la tattica SEO più sottovalutata?”

E gli esperti SEO hanno risposto in questo modo:

Entriamo nel dettaglio e analizziamo una per una le tattiche SEO più sottovalutate che dovresti prendere in considerazione per fare le cose in modo diverso e ottenere un migliore ritorno sui tuoi sforzi di acquisizione organici.

Tattica #1. Aggiornamento dei Contenuti

“CTRs are gone. They’re not coming back, but engagement on social is not falling off, So the shift in strategy then has to be okay, how do you drive engagement within those platforms and how do you grow an audience within those platforms and then once you have that audience, what do you actually do with it.”

— Meghan Keaney Anderson Vice President of Marketing at HubSpot

La maggior parte degli esperti di marketing concentra la propria attenzione sulla creazione di nuovi contenuti, senza esaminare le prestazioni e il coinvolgimento degli utenti nel tempo. Devi sapere che i vecchi contenuti possono essere più preziosi dei nuovi contenuti perché i dati di performance ti offrono una migliore comprensione di come migliorarli per i tuoi utenti.

È fondamentale aggiornare i tuoi contenuti in base al comportamento degli utenti, al feedback e alle nuove tecnologie (come i featured snippet).

Non creare contenuti che sono meri mucchi di parole su un argomento, ma crea contenuti che hanno un valore effettivo di informazione, educazione e intrattenimento del tuo pubblico.

Ricorda che non siamo più negli anni ’90, pertanto devi creare qualcosa di eccezionale per poter competere contro contenuti king di  Google o Netflix, per fare un esempio. 

Come Fare

L’aggiornamento dei contenuti richiede tempo e fatica, ma puoi lavorare in modo efficiente migliorando solo le vecchie pagine che si classificano ancora bene.

Audit dei contenuti (che non riguarda i nuovi siti): è necessario eseguire un’analisi del traffico per valutare da dove proviene. Potresti essere sorpreso nel vedere che una parte significativa del traffico proviene da vecchie pagine. In tal caso, non è necessario riscrivere l’intero contenuto.

Vediamo alcuni suggerimenti:

1. Fai un controllo del contenuto per aggiornarlo e modificare le parti obsolete.

2. Aggiungi alcune informazioni utili, o alcuni sottotitoli o altre parole chiave pertinenti.

3. Riorganizza le informazioni per renderle più intuitive.

4. Aggiungi immagini multimediali se mancano o non sono sufficienti.

5. Correggi eventuali errori di ortografia o grammaticali.

Tattica #2. I link Interni

“Internal links aren’t just for you. They’re for your readers. So make sure that each link is helpful.”

— Jeffrey Kranz Co-founder of Overthink Group.

I link interni collegano i contenuti all’interno del tuo sito, forniscono supporto ai tuoi utenti e danno a Google un’idea della struttura del tuo sito web. Pertanto, migliorano l’ottimizzazione del motore di ricerca del sito e aiutano i motori di ricerca. In più creano una rete dei tuoi post sul sito e fanno sì che i lettori rimangano più a lungo sul sito. Sulla base del link interno, Google può stabilire una gerarchia e fornire un maggior valore di collegamento alle pagine essenziali.

Secondo Kevin Indig, la struttura giusta dipende dal tipo di sito e dal business. Ogni sito web ha una diverso tipologia di link interni  e, scegliere quello giusto per la tua attività può aumentare i risultati SEO.

Come fare

1. Definisci la struttura del tuo sito

2. Fai un crawling il tuo sito

3. Calcola PR e CR interni

4. Aggiungi backlink per ottenere “PR reali”

5. Aggiungi il crawl rate form log file  per comprendere l’impatto di (interno + link) nel tempo

6. Ordina e classifica le metriche

7. Ottimizza per optimal link balance/focus

Tattica #3. Branding

“Branding is our only hope for conducting better SEO.”

— Brad Smith Founder at Codeless.

Tutti i marketer sanno quanto sia importante il brand per le aziende. Un marchio ispira fiducia e questo aumenta i risultati SEO perché gli utenti saranno più inclini a fare clic sul tuo sito web se conoscono la tua azienda. E questo suggerisce agli algoritmi di Google, che il tuo sito ha un’alta autorevolezza e, pertanto,  lo premia con buoni posizionamenti.

Google dà la priorità ai risultati di ricerca prendendo principalmente in considerazione l’utente; il motore di ricerca non riconosce i marchi in sé.

Se un utente fa clic sui link del tuo sito web, mostra al motore di ricerca che si fida del tuo marchio. È una situazione vantaggiosa per tutti e dovresti approfittare di questa opportunità, investendo nel branding.

Tattica #4. Ottimizzazione del CTR

“Look at a SERP that you want to dominate. It’s going to look pretty similar (even boring), so do something to surprise the user. Make your offer sound exciting and better than the rest.”

— Kirsty Finlayson Content Strategist at Holded

Il CTR (click-through-rate)  è una metrica  che mostra quanti utenti hanno fatto clic sul clik al tuo sito  rispetto al numero totale di persone che l’hanno visto. Il CTR è una parte essenziale delle strategie SEO.

Se il tuo sito è classificato bene, supponiamo che sia mostrato nelle prime tre posizioni nella pagina del motore di ricerca, ma solo pochi utenti fanno cliccano sul link,  è un segno che hai bisogno dell’ottimizzazione del CTR.

Organic CTR Distribution – Source: Backlinko

Le percentuali di click ti aiuteranno a ottenere un posizionamento migliore. Se il tuo sito web ha un CTR elevato, è segno per Google che fornisci contenuti pertinenti per gli utenti o che in linea con la query.

Come fare
È possibile ottimizzare il CTR attraverso molti metodi, come l’ottimizzazione di titoli, meta descrizioni, URL.

1. Fai un Keyword Intent Matching
2. Ottimizza i tuoi messaggi
3. Migliora la tua SERP

Conclusioni

La tecnologia è in continua evoluzione, i motori di ricerca non fanno eccezione e può essere impegnativo condurre una campagna di marketing di successo con queste condizioni incerte.

Guarda sempre queste tattiche sottovalutate come un’ opportunità, prestagli un’adeguata attenzione e sperimentale fino a trovare l’opzione più adatta alla tua attività.

Se hai bisogno di supporto per la tua strategia SEO, contattaci!

Se vuoi approfondire, leggi altri nostri articoli a tema SEO.

 

Fonte articolo:  https://www.searchenginewatch.com/2020/04/09/the-four-most-underrated-seo-tactics/

 

SEO Trend 2020: come si stanno evolvendo i motori di ricerca

SEO Trend 2020: come si stanno evolvendo i motori di ricerca

Quali saranno le strategie e le tecniche SEO con cui dovremo fare i conti? Come si stanno evolvendo i motori di ricerca e quali sfide dobbiamo prepararci ad affrontare?

1 – Com’è cambiato l’algoritmo di Google

Google, il motore di ricerca più usato al mondo, che ogni giorno gestisce 5,4 miliardi di ricerche sul Web, modifica periodicamente i propri algoritmi, inserendo correzioni e aggiustamenti.

Ma questa volta, le novità introdotte sono significative e minacciano di rivoluzionare il modo di fare SEO.

BERT

A fine 2019, Google ha introdotto BERT, la più importante modifica agli algoritmi del suo motore di ricerca finora apportata, con l’obiettivo di recepire nel miglior modo possibile il significato delle richieste che l’utente digita quando cerca qualcosa online.

Il cambiamento ha influito su circa il 10% delle pagine dei risultati, con modifiche sostanziali all’ordine dei link mostrati.

A detta di Google, il nuovo sistema offre un servizio migliore, soprattutto quando vengono utilizzate intere frasi come chiavi di ricerca, rendendo più naturale e spontanea la formulazione delle richieste sul suo motore di ricerca.

Cos’è BERT e come funziona

BERT è l’abbreviazione di Bidirectional Encoder Representations from Transformers, un sistema per l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per trattare automaticamente le informazioni scritte – e parlate – in una lingua naturale, proprio come se gli utenti dialogassero tra di loro.

Il sistema funziona tramite una rete neurale artificiale, un modello al computer che imita il più possibile il funzionamento dei neuroni e il modo in cui comunicano e collaborano tra loro.

I ricercatori sono partiti dai risultati ottenuti negli ultimi anni, da Google, nel campo delle intelligenze artificiali, sviluppando alcuni processi informatici che gestiscono le parole in una frase mettendole in relazione tra loro, anziché gestirle singolarmente come di fatto è avvenuto finora.

I modelli basati su BERT prendono in considerazione l’intero contesto in cui è stata utilizzata una parola, ricostruendolo e analizzando le altre parole presenti nella frase. Un meccanismo, questo, che conduce a un’interpretazione più accurata del senso della frase, migliorando, di riflesso, la qualità della risposta, data dai link nella pagina dei risultati del motore di ricerca.

In sintesi, il nuovo algoritmo appare più accurato nel mettere in relazione tra loro le parole, rendendo più pratica e semplice la ricerca delle cose online.

Senza contare, che il nuovo sistema potrà rilevarsi utile per le ricerche vocali, tramite l’Assistente Google, l’assistente vocale che fornisce direttamente informazioni tramite Android o i dispositivi “intelligenti” per la casa.

2 – Vocal Search

vocal search - seo trends-aroundigital

Gli esperti SEO più pionieristici, che da tempo lavorano sulle ricerche vocali studiando su Alexa e Google Assistant, concordano sul fatto che le Adv, i sistemi, le infrastrutture stanno procedendo in direttissima verso questa direzione.

Arrivare primi sulle ricerche vocali comporta inevitabilmente arrivare primi anche sulle SERP in maniera determinante, scalzando i competitor maggiormente ancorati al vecchio modo di fare SEO.

Basti pensare che il 20% degli utenti mobile esegue già una ricerca vocale sui propri dispositivi.

I contenuti del tuo sito per soddisfare i criteri delle vocal search devono rispondere esattamente a una domanda, contenendo la domanda che l’utente porrà all’assistente vocale e la risposta a essa connessa. Sono molto apprezzate, inoltre, le liste strutturate in bullets points.

I primi contenuti su cui vale la pena lavorare in quest’ottica devono essere quelli già ben posizionati, perché pare proprio che Google prediliga attivare l’assistente locale su pagine valide dal punto di vista qualitativo e pertanto presenti almeno nei primi tre risultati di ricerca, soprattutto quando è già attivato uno snippet feedback.

3 – Visual Search

SEO TREND 2020: le visual search

In un mondo sempre più social addicted, le immagini la fanno sempre più da padrone.

Prendiamo ad esempio  Google Lens, uno strumento già ampiamente utilizzato, capace di offrirti una risposta su circa 1 miliardo di oggetti: la traduzione di un cartello di un paese straniero, informazioni su un monumento, una strada o un negozio o ancora la ricetta e le proprietà nutrizionali di un piatto.

Come deve essere un’immagine per essere funzionale alla visual search?

Per rispondere efficacemente ai criteri della visual search, un’immagine deve essere il più corrispondente possibile a ciò che vuole comunicare, senza metafore: se cerchi una lampada, devi trovare l’immagine di una lampada.

I criteri a cui prestare attenzione sono:

  • Posizionamento dell’immagine nella parte alta della pagina.
  • Ranking e autorevolezza della pagina in cui è contenuta l’immagine
  • Ottimizzazione della Query di ricerca nel nome dell’immagine, nel titolo e nel tag alt
  • Utilizzo di un appropriato Markup dei dati strutturati a correlazione dell’immagine.

4 – Ricerche Locali

Anche la SEO local sta prendendo rapidamente piede, soprattutto ora che, archiviato il fallimento di Google Plus, Mountain View ha deciso di puntare su  Google My Business.

Questo strumento, che ti consente di aprire un profilo gratuito della tua attività, allo scopo di metterti in contatto facilmente con i clienti sulla Rete di Ricerca Google e Google Maps, ha visto di recente:

  • Un totale restyling dei local pack, sempre più ricchi e completi.
  • Una sempre maggiore importanza riservata alle immagini, con tanto di caroselli di foto.
  • La possibilità di pubblicare post, iniziative e notizie per arricchire di informazioni utili il proprio profilo.
  • Ads sviluppate sui servizi locali.
  • Badge di garanzia rilasciati direttamente da Google.
  • Possibilità di acquistare biglietti per attrazioni turistiche.

Fino a qui, appare evidente lo spostamento del trend sugli utenti, con focus sui loro bisogni reali, in quanto persone.

Da ciò si deduce la necessità di dare sempre più valore ai contenuti di alta qualità.

5 – Link Building & Brand Building

E se parliamo di contenuti non possiamo non toccare un punto fondamentale della SEO, la Link Building, da alcuni esperti del settore considerata una tecnica paleozoica.

In realtà, la link building contribuisce sempre di più ad aumentare il valore di un dominio e, se fatta bene, il posizionamento su Google di un sito web.

Se BIG G valuta il tuo sito autorevole – e di conseguenza il brand che ne viene veicolato – lo fa anche grazie ad altri siti altrettanto autorevoli che “parlano” di te.

Ma attenzione, perché il modo di fare Link Building si è evoluto adattandosi ai cambiamenti dell’algoritmo di Google, sempre più abile nel captare link messi lì a caso e scarsamente contestualizzati.

Sia il contenuto in cui è presente il link, sia il sito a cui questo rimanda, devono essere di valore, apportando informazioni utili e reali agli utenti.

Google premia sempre più la naturalezza perché conosce le nuove esigenze degli utenti del web, peraltro non più così ingenui come un tempo da abboccare facilmente ai trabocchetti che erano soliti utilizzare i guru improvvisati della SEO.

Programmare la strategia SEO partendo dai contenuti

Una strategia SEO efficace non può prescindere dai contenuti, ma anzi deve proprio partire da questi.

Se il tuo obiettivo è portare in alto il tuo Brand, attraverso la sua presenza online, devi tenere conto necessariamente di questi elementi:

  • Branding: valorizzare sempre il brand.
  • Esperienza dei clienti/utenti.
  • Storytelling: raccontare una storia nella sua evoluzione.
  • Parlare la lingua dei tuoi clienti/utenti.
  • Ascoltare e comprendere il tuo target di riferimento, anticipandone le esigenze.
  • Rendere sempre più agevole la fruizione del tuo prodotto/servizio.
  • Essere più umano e meno attento ai numeri.

 

Hai bisogno di supporto per la tua strategia SEO? Scopri come possiamo aiutarti! 

CONTATTACI!

SEO: la statistica definitiva del 2019

Come è andato il 2019 per ogni segmento del digital marketing? Quali dati hanno tratto i player e le aziende dalle loro attività di marketing? Come si comporta l’utente? Dove si sta muovendo il mercato?  Quali le novità e tendenze?

HubSpot ha raccolto una serie di dati statistici raggruppati per ogni segmento di marketing. Sono statistiche provenienti dalle aziende ma anche da i principali player di settore.  I dati partono dal 2016 fino al 2019, con alcune previsioni statistiche riguardanti il prossimo futuro.

Che tu sia focalizzato su SEO, content marketing, social media, video marketing, email marketing, lead generation, pubblicità, marketing technology o vendite, leggere questi dati ti consente di rimanere aggiornato sulle tendenze di marketing e stare al passo nella gestione del tuo marketing mix, al fine di connetterti con i tuoi clienti, raggiungere i tuoi destinatari e aumentare le conversioni.

Oggi ci focalizziamo sui dati relativi alla Search Engine Optimization.

Statiche SEO

La Search Engine Optimization o SEO ti consente di capire come i consumatori cercano e trovano informazioni sul tuo brand e sulla concorrenza online. Incorporando le strategie SEO nelle tue attività di marketing, aumenterai la visibilità e le classifiche del tuo sito web.

Le seguenti statistiche ti aiuteranno a perfezionare la tua strategia SEO in modo che le pagine del tuo sito Web appaiano più alte nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca, nonché ad aumentare il traffico del sito Web e le conversioni.

Conversion Rate Optimization (CRO)

– Solo il 22% circa delle aziende è soddisfatto dei tassi di conversione. (Econsultancy, 2016)

– L’uso di video sulle landing page aumenterà le conversioni dell’86%. (Wordstream, 2018)

– Il 90% degli utenti non ha preso una decisione su un brand prima di iniziare la ricerca. (Status Labs, 2018)

– Per ogni $92 spesi per l’acquisizione di clienti, solo $1 vengono spesi per convertirli. (Econsultancy, 2016)

E-Commerce

– L’84% delle persone non effettuerà un acquisto se ritiene il sito non sicuro. (Blue Corona, 2018)

– Entro il 2021, le vendite globali di retail e-commerce  raggiungeranno i 4,5 trilioni di dollari. (Shopify Plus, 2018)

– Le vendite di e-commerce B2B dovrebbero superare le vendite di e-commerce B2C entro il 2020. (Ecommerce Platforms, 2018)

Local SEO

– Il 72% dei consumatori che ha effettuato una ricerca locale ha visitato un negozio entro cinque miglia. (Wordstream, 2016)

– L’82% degli acquirenti di smartphone esegue ricerche “vicino a me”. (Search Engine Land, 2018)

– Il 28% delle ricerche di qualcosa nelle vicinanze si converte in un acquisto. (Google, 2016)

– Le ricerche locali portano il 50% degli utenti di dispositivi mobili a visitare i negozi entro un giorno. (Google, 2018)

– Il 61% dei ricercatori da mobile ha maggiori probabilità di contattare un’azienda locale se possiede un sito ottimizzato per dispositivi mobili. (Junto, 2019)

Mobile Search

– Google guida il 96% del traffico di ricerca mobile. (Jody Nimetz Co., 2018)

– Più del 46% degli americani controlla il proprio smartphone prima di alzarsi dal letto. (Tech Times, 2017)

– Oltre il 51% degli utenti  ha scoperto una nuova società o prodotto durante una ricerca sul proprio smartphone. (Google, 2018)

– Il 78% delle ricerche mobile basate sulla posizione ha come risultato un acquisto offline. (Junto, 2019)

– L’86% delle persone cerca la posizione di un’azienda su Google Maps. (Junto, 2019)

Organic Search

– Google è responsabile del 94% del traffico organico totale. (Web Presence Solutions, 2017)

– Il risultato medio della prima pagina di Google contiene 1.890 parole. (Backlinko, 2016)

– Il 50% delle query di ricerca è composto da quattro parole o più. (IMPACT, 2019)

– Il 61% dei marketer afferma che il miglioramento della SEO e la crescita della propria presenza organica rappresentano le priorità del loro inbound marketing (HubSpot, 2018)

– l 70-80% degli utenti dei motori di ricerca si concentra solo sui risultati organici. (MarTech, 2018)

– I contenuti video hanno una probabilità 50 volte maggiore di generare risultati di ricerca organici rispetto al semplice testo. (Omnicore, 2018)

– La SEO organica è circa 5,66 volte migliore degli annunci di ricerca a pagamento. (New Media Campaigns, 2018)

– L’inclusione di un video in un post aumenta del 157% il traffico organico dai risultati di ricerca. (Search Engine People, 2017)

Voice Search

– Il 65% degli utenti tra i 25-49 anni parla con i propri dispositivi vocali almeno una volta al giorno. (PWC, 2019)

– La Voice dovrebbe diventare un canale da $40 miliardi entro il 2022. (OC&C Strategy Consultants, 2019)

– Le spedizioni di altoparlanti intelligenti sono cresciute di quasi il 200% su base annua nel terzo trimestre del 2018 a livello globale. (Strategy Analytics, 2018)

– Entro il 2020, il 50% di tutte le ricerche online saranno ricerche vocali. (Wordstream, 2018)

– A gennaio 2018, c’erano circa 1 miliardo di ricerche vocali al mese. (Wordstream, 2018)

– Due terzi delle persone che usano gli assistenti vocali digitali, come Amazon Echo o Google Home, usano il proprio smartphone meno spesso. (CNBC, 2018)

 

Clicca qui per scoprire i nostri servizi SEO!

 

 

 

 

SEO: come impostare una valida strategia keyword

SEO: come impostare una strategia keyword al meglio

A partire dall’implementazione della ricerca semantica, Google sta cambiando i suoi algoritmi di ricerca per spostare l’attenzione dalla corrispondenza delle parole chiave al riconoscimento dell’argomento, così da poter soddisfare al meglio l’utente nel suo intento di ricerca e quindi nella risposta.

Tuttavia, ciò non significa che dobbiamo dimenticare le keyword quando costruiamo una strategia SEO.

La ricerca di parole chiave è più rilevante che mai e costituisce la base per tutte le ulteriori attività SEO, tra cui la pianificazione dei contenuti, l’ottimizzazione, la strutturazione, sito web e così via.

Ma poiché il concetto di ricerca è cambiato, dovrebbe cambiare anche l’approccio alla ricerca delle parole chiave.

Vediamo come sfruttare al meglio la ricerca delle parole chiave nel 2020.

Come valutare l’efficacia delle parole chiave?

In termini SEO, una parola chiave efficace è quella che può rientrare nel ranking di una pagina di ricerca e che può indirizzare una quantità sufficiente di traffico organico verso il tuo sito web.

Quindi, prima di iniziare la ricerca di parole chiave, è necessario definire i criteri che ti aiutino a valutare l’efficacia delle keyword. Pertanto, dovrai assicurarti che le tue parole chiave in target generino traffico pertinente e che, in seguito, sarai in grado di convertire questo traffico.

Ecco alcuni criteri che potrebbero aiutarti a capire se le parole chiave sono in linea con il tuo account.

1. Rilevanza della keyword

Se una parola chiave ha una relazione con ciò che offri, è rilevante. Tieni presente che avrai bisogno non solo di parole chiave che descrivono il tuo prodotto o servizio, ma ti occorrono anche quelle che caratterizzano diversi problemi e bisogni che il tuo servizio può risolvere e soddisfare.

2. Il potenziale di traffico organico delle parole chiave

Se vuoi di indirizzare traffico verso il tuo sito web, devi assicurarti che una parola chiave possa farlo. Tuttavia, come valutare una quantità sufficiente di traffico dipende fortemente dal settore. Ad esempio, se lavori in una nicchia ampia, come i servizi turistici, le parole chiave possono avere ricerche da 10K a 100K al mese, mentre in alcune nicchie specifiche di settore come ad esempio ‘attrezzi da paracadutismo’, i volumi di ricerca potrebbero essere molto più bassi.

Per capire se il traffico potenziale è sufficiente, è necessario esaminare l’ambiente competitivo. Conoscendo i volumi di traffico che il tuo business può produrre, sarai più o meno sicuro di quali parole chiave scegliere e quali lasciar perdere.

3. Concorrenza di Keyword

Conoscere la concorrenza delle parole chiave è importante per capire se hai qualche possibilità di classificarti per una parola chiave. Di solito, gli strumenti SEO ti forniscono due parametri che devi considerare:

– concorrenza tra parole chiave

– difficoltà delle parole chiave

La difficoltà delle parole chiave è molto più istruttiva, in quanto tiene conto non solo del numero di concorrenti per la parola chiave, ma anche della loro forza (compresi i profili di backlink, ecc.).

È possibile comunque valutare la difficoltà di posizionamento di una parola chiave senza utilizzare strumenti SEO. Basta cercare su Google una parola chiave e guardare i siti web che occupano le prime 3 posizioni. Se vedi dei grandi nomi come, ad esempio, Wikipedia o Amazon, probabilmente c’è una bassa possibilità di classificarti ai primi posti.

4. Cerca l’intento dietro a una keyword

Le persone cercano cose diverse con scopi diversi e l’intento dietro alla ricerca indica lo scopo della ricerca stessa. Per rientrare nel ranking di Google oggi, è assolutamente necessario soddisfare l’ intento di ricerca degli utenti (ricorda, Google tiene molto alla classifica dei risultati di ricerca). Quindi, guardando una parola chiave, devi chiederti qual è l’intento di ricerca dietro di essa.

Le tipologie di intento che muovono una ricerca includono informazioni (cosa è …, come …, ecc.);  navigazione (di solito sono termini di brand); indagini commerciali (es. “le migliori macchine da caffè” o “zaini da uomo in pelle nera”); e transazionale (acquista qualcosa, iscriviti, scarica, ecc.). Il modo migliore per capire l’intento dietro le parole chiave è esaminare le SERP per vedere che tipo di contenuto Google produce principalmente come risultato di ricerca per determinate parole chiave.

Workflow della ricerca keyword

Esistono diverse tattiche di ricerca per parole chiave. A nostro avviso, il modo migliore per trovare parole chiave pertinenti che possono potenzialmente generare traffico è quello di esplorare l’ambiente competitivo rispetto al tuo business e quindi rispetto ai tuoi contenuti.  Guarda le parole chiave che indirizzano il traffico verso i siti web più importanti nella tua nicchia. È un’ottima fonte di idee per le parole chiave (funzionano già!).

Il processo può essere suddiviso in diversi passaggi, ad esempio:

a) definisci i tuoi concorrenti: conosci la tua nicchia e hai già in mente un paio di parole chiave che descrivono i diversi servizi o prodotti che offri. Quindi, fai un elenco dei tuoi argomenti e puoi usali per iniziare la tua ricerca di parole chiave, scoprendo i tuoi concorrenti per ogni argomento.

Puoi cercare queste parole chiave su Google e vedere quali siti web occupano le prime posizioni. Quelli sarebbero i tuoi concorrenti. Per rendere il processo più semplice e veloce, puoi utilizzare degli strumenti SEO;

b) individua le parole chiave usate dai tuoi competitor: questa ricerca ti darà molte idee su come le persone trovano i siti web che funzionano nella tua stessa nicchia e forniscono gli stessi tuoi servizi. Puoi scoprire, anche quali parole chiave portano loro la maggior parte del traffico;

c) seleziona le parole chiave in target: ora che hai una chiara idea delle parole chiave, devi selezionare quelle che potrebbero superare i tuoi competitor nella classifica degli annunci della pagina di ricerca. Per essere sicuro di poterti classificare devi sapere chi sono i top player nella SERP per quelle determinate parole chiave. Dopo aver deciso quali parole chiave desideri scegliere come target, aggiungile al tuo elenco di parole chiave. Bene, il tuo primo elenco di parole chiave  è pronto. Ma devi ancora decidere come sfruttarlo al meglio;

d) identifica l’intento della ricerca: è importante ricordare che la ricerca di parole chiave serve innanzitutto per costruire (o ottimizzare) i contenuti del tuo sito web attorno alle parole chiave trovate. Per assicurarti che le tue pagine vengano classificate in base alle parole chiave in target e ti portino traffico, devi identificare quali contenuti gli utenti si aspettano di trovare quando inseriscono questa o quella parola chiave nella barra di ricerca. In altre parole, è necessario identificare l’intento di ricerca dietro le parole chiave.

Per fare ciò, è necessario prendere le parole chiave selezionate e controllare la SERP per ognuna di queste e guardare i risultati della ricerca per vedere se la parola chiave soddisfa la necessità di informazioni degli utenti o se usano un certo termine di ricerca per confrontare i prodotti o acquistarli;

e) mappa le parole chiave sulla base del contenuto/pagine del sito: ora, devi decidere come utilizzare le parole chiave che hai selezionato: decidi quali pagine creare intorno ad esse o quali pagine ottimizzare in base ad esse. La mappatura delle parole chiave sulle pagine può aiutarti a tracciare, in seguito, il loro rendimento, e capire se ci sono pagine che si classificano sul motore di ricerca per parole chiave sbagliate e, pertanto, mantenere il controllo del tuo SEO.

 

Ora hai le basi per impostare la creazione dei contenuti del tuo sito web.

Devi assicurarti che sia indirizzato al pubblico giusto e che soddisfi l’intento di ricerca degli utenti. È importante che imposti gli obiettivi per i tuoi contenuti, il tuo pubblico e creare contenuti con le giuste parole chiave.

La ricerca di parole chiave rimane una delle fasi più importanti di una strategia SEO. In effetti, aiuta a costruirla e determina molte altre attività SEO (es. ottimizzazione on-page, scrittura e promozione di contenuti per fare link-bulding, e altro).

Quello che devi ricordare è che non puoi separare la ricerca delle parole chiave dagli obiettivi SEO che desideri raggiungere.

 

Scopri i nostri servizi SEOCONTATTACI! Ti aiuteremo nell’impostare una strategia SEO vincente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SEO ricerche vocali: uno strumento vincente per ottimizzare il tuo sito

SEO ricerche vocali: uno strumento vincente per ottimizzare il tuo sito

La SEO è una materia in continua evoluzione, ragion per cui un SEO strategist – o un semplice proprietario di un sito web senza mezzi per permettersi un consulente – deve sempre essere aggiornato sulle ultime tendenze.

Le ricerche vocali: nuova tendenza SEO

Tra queste annoveriamo le ricerche vocali che su smartphone e computer casalinghi rivestono un’importanza crescente.

Si stima che oltre il 50% degli utenti eseguiranno delle ricerche vocali prima del 2020.

E questo nuovo metodo di scovare informazioni sui motori di ricerca, avrà un forte impatto su come il motore di ricerca fornirà i propri risultati.

L’introduzione delle ricerche vocali è sicuramente uno dei fattori che porterà radicali cambiamenti nelle abitudini degli utenti del web.

L’introduzione dei sistemi di riconoscimento vocale, come Siri e Alexa, hanno cambiato il modo in cui gli utenti eseguono ricerche.

Circa il 20% delle ricerche sono eseguite attraverso i comandi vocali. Per questo chi si occupa di SEO deve analizzare le nuove tendenze per studiare strategie innovative.

Come ottimizzare un sito web

Un’analisi attenta delle ricerche vocali può portare all’implementazione di strategie SEO efficaci.

Per ottimizzare un sito web, occorre porre attenzione agli slang, i termini di uso comune per intenderci.

Strumenti di analisi: gli Snippets

La base per comprendere quali contenuti corrispondano al meglio all’evoluzione che i motori di ricerca stanno seguendo è l’analisi dei risultati che Google restituisce nelle ricerche.?? In questo processo, gli snippets rivestono un ruolo di primo piano, soprattutto nell’ambito degli acquisti online e delle ricerche locali.

Per concludere, comprendere il meccanismo di funzionamento delle ricerche vocali ti permetterà di restare al passo con le nuove tendenze SEO.

Insomma…

Impara l’arte e mettila da parte (cit.)