Total Digital Audience: i dati settembre 2020

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AUDIWEB: A SETTEMBRE TOTAL DIGITAL AUDIENCE DI 42,2 MILIONI. RISALE L’USO DEL PC (+30,9%). CRESCE LA FRUIZIONE DI CONTENUTI DEDICATI A CIBO E CUCINA: FOOD & COOKING +2,5% DI UTENTI E +27,4% DEL TEMPO.

Risultano online il 57,2% degli uomini (17 milioni) e il 53,1% delle donne (15,9 milioni)

Due giorni fa Audiweb ha distribuito  i dati della fruizione di internet (total digital audience) del mese di settembre 2020.

Vediamo tutti i dati in dettaglio.

La Total Digital Audience di Settembre 2020

La total digital audience nel mese di settembre è rappresentata da 42,2 milioni di utenti, online per 59 ore e 23 minuti (2 giorni e 11 ore complessivi).

Settembre è il mese dei rientri e della graduale ripresa delle attività. Infatti, a livello generale si rileva un incremento dell’audience online nel giorno medio pari al 2,3% rispetto al mese di agosto, con 32,9 milioni di utenti unici collegati dai device rilevati per 2 ore e 32 minuti.

Tra i dispositivi usati per accedere a internet nel giorno medio, il Computer registra l’incremento più significativo: +30,9% gli utenti online da questo device (10 milioni) e +46,3% il tempo complessivo online. Tra gli altri device rilevati, con 4,3 milioni di utenti unici nel giorno medio anche il Tablet registra dati in crescita (+8,1%), mentre lo Smartphone registra un dato pressoché stabile (-0,1%), con 28,3 milioni di utenti.

digital audience -audiweb

A settembre la metà della popolazione italiana dai 2 anni in su, il 55,1% (32,9 milioni), ha navigato almeno una volta nel giorno medio. Se allarghiamo l’osservazione a tutti gli individui che hanno navigato almeno una volta nel mese, quindi con una frequenza di fruizione minore, il dato si estende al 70,8% della popolazione (42,2 milioni).

Ritornando alla composizione della popolazione che ha navigato nel giorno medio a settembre, risultano online il 57,2% degli uomini (17 milioni) e il 53,1% delle donne (15,9 milioni) e, più in dettaglio, il 72,1% dei 18-24enni, il 79,8% dei 25-44enni, il 77,5% dei 45-54enni, il 68,8% dei 55-64enni e il 27,9% degli over 64 anni.

audiweb - digital audience

La ripresa delle attività lavorative e, a partire dalla metà del mese, della graduale riapertura delle scuole hanno fatto registrare un incremento dell’audience online da Computer (+30,9%), tipico di questo periodo post estivo. I maggiori incrementi si registrano tra i più giovani: +36,2% i 2-12 anni e +60,5% i 13-17 anni e +45,6% i 18-24 anni online nel giorno medio.

audiweb - total digital audience

Lo Smartphone resta in ogni caso il principale device per navigare, con il 62,8% degli individui maggiorenni (28,3 milioni) online nel giorno medio, generando il 77,6% del tempo complessivo trascorso su internet. Tra i segmenti più attivi nella fruizione dell’online da Smartphone nel giorno medio si distinguono le donne (il 65,4% delle donne maggiorenni), i 25-44enni (il 71,5% di questa fascia d’età) e i 45-54enni (il 68,4%).

audiweb - total digital audience

L’incremento dell’audience nel giorno medio risulta così distribuito su tutto il territorio nazionale: +3% nell’area Nord Ovest (con il 57,9% della popolazione di quest’area), +2,8% nell’area Centro (il 55,1% della popolazione), +2% nel Nord Est (il 54,7% della popolazione) e +1,8% nel Sud e Isole (il 53,4%).

audiweb - total digital audience

La conclusione della stagione estiva e la ripresa delle attività lavorative, scolastiche e di interessi legati alla quotidianità hanno influito positivamente sui dati mensili di alcune categorie di siti, come ad esempio nel caso di:
  • siti e applicazioni dedicati agli strumenti e ai servizi web online (Internet Tools/Web Service) che nel mese registrano un incremento del +1,4% degli utenti online e del 31,4% del tempo complessivo trascorso su questa tipologia di siti;
  • portali generalisti (sotto-categoria General Interest Portals & Communities) con +1,1% di utenti e +13,5% del tempo;
  • siti e app per la gestione delle Email con +2,4% degli utenti e +24,7% del tempo;
  • sotto-categoria Software Manufacturers con +3% di utenti e +15,2% del tempo;
  • sotto-categoria Corporate Information che raggiunge +2% di utenti con +24,1% del tempo;
  • sotto-categoria Health, Fitness & Nutrition che registra +4,8% di utenti e +50,7% tempo;
  • sotto-categoria Food & Cooking che registra +2,5% di utenti e +27,4% del tempo.

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Retail: come uno store fisico può trarre vantaggio dallo shopping online

Retailer di tutte le dimensioni stanno scoprendo che massimizzare la presenza online può aiutarli a raggiungere anche i potenziali clienti che vogliono acquistare di persona.

Rispetto all’inizio del 2020, la nostra vita quotidiana ci sembra molto diversa. L’uso della tecnologia da parte di persone e aziende ha fatto un balzo in avanti durante il periodo di isolamento, facendo crescere il lavoro, la formazione, gli acquisti e le relazioni sociali a distanza. Le persone passano più tempo che mai online e si rivolgono alla ricerca Google per valutare, cercare e pianificare i propri acquisti sia online che nel mondo reale.

Gestire negozi fisici oggi è estremamente difficile. Eppure retailer di tutte le dimensioni stanno scoprendo che massimizzare la presenza online può aiutarli a raggiungere anche i potenziali clienti che vogliono acquistare di persona. Integrare esperienze offline e online non è mai stato così importante.

I comportamenti di acquisto sono cambiati radicalmente negli ultimi sei mesi e molti di questi sono destinati a durare. Le persone pianificano le visite ai negozi con più attenzione, cercando informazioni in tempo reale sulla disponibilità dei prodotti, gli orari di apertura e i servizi offerti, come il ritiro all’esterno. Tutti hanno bisogno di essere certi di trovare quello che cercano prima di uscire di casa.

Ad esempio, in Germania Google ha visto raddoppiare le ricerche per “orario di apertura oggi” rispetto allo scorso anno. E le ricerche per “in magazzino” sono cresciute a livello mondiale di oltre il 700% nel corso dell’anno. Allo stesso tempo lo shopping locale è diventato sempre più importante: le ricerche per “disponibile nelle vicinanze” sono più che raddoppiate a livello mondiale.

Raggiungere i clienti ovunque si trovino, sia online che offline

Una nuova ricerca di Google mostra che la pandemia ha reso le persone più flessibili rispetto alla decisione di acquistare online o offline. Ora il 73% si definisce indifferente rispetto al canale di acquisto contro il 65% prima della crisi sanitaria globale.

Mentre la pandemia ha accelerato l’adozione del digitale e le vendite online sono in crescita, un nuovo studio svolto da Euromonitor ha rilevato che si prevede che nel 2024 il 78% degli acquisti avverrà ancora in negozio.

Google, per favorire il contatto tra retailer e acquirenti alla ricerca di un maggior numero di transazioni senza contatto, ha introdotto il “ritiro all’esterno” per gli Annunci di prodotti disponibili localmente”.

Per offrire ai retailer maggiore flessibilità, Google sta espandendo questa possibilità con il lancio del servizio “ritiro in seguito” per gli Annunci di prodotti disponibili localmente in modo che gli acquirenti possano ritirare un acquisto dopo pochi giorni se non è immediatamente disponibile.

Strumenti per rendere gli acquisti online ancora più semplici

Per comunicare online i dettagli della propria attività offline  è possibile usare le Campagne locali. I ristoranti possono specificare nei loro annunci delle Campagne Locali su Google Search la presenza di servizi quali la consumazione in loco o da asporto. E a breve Google aggiungerà per la vendita al dettaglio caratteristiche di servizio come “acquisto in negozio” e “ritiro all’esterno”. Queste funzioni consentono alle persone di utilizzare gli strumenti digitali per esplorare il mondo circostante, fornendo maggiori certezze e rassicurazioni quando devono recarsi in un negozio fisico.

retail

Questi strumenti possono aiutare i retailer e i ristoranti a massimizzare le visite. Al contempo Google ha iniziato a integrare la misurazione delle vendite in negozio nel suo prodotto automatizzato Smart Bidding. Progettato pensando alla privacy, retailer e ristoranti potranno ottimizzare in forma automatica le “vendite in negozio” su Google Search, così come fa già Smart Bidding per conversioni online o visite in negozio.

negozio

Il mondo della vendita al dettaglio continuerà a evolversi a ritmo incalzante e, per fortuna, gli strumenti di marketing digitale possono favorire la ripresa. Non so cosa cosa ci aspetta nel 2021, ma sicuramente che l’uso della tecnologia aiuterà le persone e le aziende a prepararsi per il futuro.

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Fonte:

Think With Google

 

eCommerce: da fenomeno di nicchia a normalità

dati osservatorio ecommerce b2c - politecnico milano - aroundigital

Prodotto in crescita (+31%) e servizi in forte calo (-47%): è questa la fotografia dello scenario del mercato e-commerce in Italia, presentato dall’ Osservatorio eCommerce B2c durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, intitolato “eCommerce B2c: la chiave per ripartire”.

La pandemia e il conseguente lockdown hanno creato dei cambiamenti profondi e radicali del settore retail. Le disposizioni governative, la trasformazione di alcune abitudini di consumo e il potenziamento dei progetti eCommerce da parte di numerosi  attori del settore, hanno generato effetti visibili sui numeri del mercato italiano: a fronte della crescita più rilevante di sempre degli acquisti online di prodotto (+5,5 miliardi di euro in 12 mesi), i servizi dimezzano il loro valore (-47%), calo atteso in quanto è venuto a mancare in misura rilevante il Turismo e i Trasporti (-56%) per un ammanco al computo totale di 7,2 miliardi di euro.

Una decrescita di questo settore che precipita a un valore di 4,8 miliardi di euro. Riducono il proprio valore anche i comparti di servizio aggregati in “Altro” (-30%) che valgono 805 milioni di euro. Particolarmente critica la situazione nel Ticketing: le norme governative hanno infatti vietato per mesi gli eventi dal vivo (concerti, mostre…) e ad oggi ci sono ancora significative limitazioni. In controtendenza gli acquisti online nelle Assicurazioni, che registrano una crescita del +6% e si assestano su 1,6 miliardi di euro.

L’indagine del Politecnico ha abbracciato l’intero settore retail, dal largo consumo alimentare alle Gss e altro.

Il settore assicurativo, ad esempio, ha generato un transato online di 1,6 miliardi di euro (+6%). Altro dato del tutto atteso è la crescita del food&grocery (+1,1 miliardi di euro)informatica ed elettronica di consumo (+1 miliardo di euro) a abbigliamento (+700 milioni di euro).

“Quest’anno la dinamica complessiva del mercato eCommerce, a livello globale, nasconde andamenti profondamente differenti nelle sue principali macrocategorie”, ha dichiarato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

“Da un lato la chiusura delle frontiere, le forti limitazioni alla mobilità e il divieto di assembramento hanno colpito pesantemente l’ambito dei servizi (Turismo/Trasporti e Ticketing per eventi in primis) e ne hanno penalizzato fortemente le vendite, indipendentemente dal canale. Dall’altro lato la pandemia ha avvicinato all’eCommerce di prodotto tanti nuovi utenti e ha agito positivamente sulla frequenza di spesa dei web shopper già acquisiti. Nel 2020 il valore degli acquisti online di prodotto nel mondo dovrebbe raggiungere i 2.600 miliardi di euro (+16% circa rispetto al 2019)”.

“La crisi sanitaria, come sappiamo, ha generato un’evoluzione digitale senza precedenti degli stili di vita degli italiani, andando a modificare profondamente anche i comportamenti di acquisto. Il customer journey di oggi risente fortemente della nuova “normalità” in cui viviamo: aumenta la frequenza di acquisto nell’eCommerce (+79%), l’home delivery rimane la modalità preferita di ricezione dei prodotti da oltre il 93% degli utenti e il contante perde sempre più terreno a favore dei pagamenti digitali. I consumatori italiani richiedono inoltre a insegne e brand di adeguare i loro servizi nei punti vendita fisici, sfruttando le opportunità digitali per offrire esperienze sempre più soddisfacenti e sicure. Purtroppo, la digitalizzazione delle imprese italiane è ancora lontana dalla media europea, ma confido che questo momento di ridefinizione degli equilibri economici possa servire a colmare questo gap” ha aggiunto Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.

Diverse le evidenze di cambiamento riscontrate. Per esempio, Coop e Geox stanno approcciando un nuovo ruolo del negozio e alcuni pure player approdano al commercio fisico: Tannico ha aperto il primo punto di vendita a Milano. Parallelamente, alcuni retailer “tradizionalisti” stanno spingendo sul canale online in modo strategico. È il caso di Aldi e H&M mentre quelli già presenti, hanno sviluppato molto la capacità operativa aumentando la forza lavoro e incrementando anche la collaborazione con operatori esterni. In Uk Tesco ha avviato una delle più grandi campagne di assunzione di personale.

Alcuni negozi sono stati trasformati in dark store e magazzini per il pickup. Oltre alla logistica e ai pagamenti, le modifiche hanno coinvolto la prevendita e l’acquisto. Anche integrando realtà virtuale e realtà aumentata. È cresciuto il contactless e i corrieri non hanno più l’obbligo di raccogliere le firme, facilitando le consegne in sicurezza. Crescono anche i servizi di assistenza, i virtual shopping che hanno coinvolto i poco avvezzi all’eCommerce così come le live chat.

Sul versante fisico, molti retailer stanno ridimensionando la rete e aprendo nuovi punti di servizio. È il caso di Zara che ha annunciato la chiusura di 1.200 punti di vendita nel mondo. Un altra evidenza della crescita dell’online viene dal mercato americano: negli Usa le principali dotcom hanno aumentato la capacità operativa con 135mila nuove assunzioni durante la pandemia.

Il mercato

“Gli acquisti online nel 2020 valgono 30,6 miliardi di euro, -3% rispetto al 2019 e, anche nel nostro Paese. Questo risultato è frutto di dinamiche differenti”, dichiara Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c.

“Da un lato gli acquisti di prodotto crescono di 5,5 miliardi di euro rispetto al 2019 – l’incremento annuo più alto di sempre – e raggiungono i 23,4 miliardi di euro. Dall’altro lato gli acquisti di servizi, in forte crisi per via dell’andamento del settore Turismo e Trasporti, scendono a 7,2 miliardi di euro (-47% rispetto al 2019)”.

Nei prodotti, i settori più maturi crescono con un tasso sostenuto ma sotto la media di mercato. Nel 2020:

  •  l’Informatica ed elettronica di consumo vale online 6,2 miliardi di euro (+20%);
  • l’Abbigliamento 3,9 miliardi (+22%);
  • l’Editoria 1,2 miliardi (+18%).

I comparti emergenti registrano ottimi risultati con ritmi di crescita molto più alti, in particolare:

  • il Food&Grocery genera 2,7 miliardi di euro (+70% rispetto al 2019);
  •  l’Arredamento e home living 2,4 miliardi (+32%).

Buona anche la crescita delle categorie racchiuse in “Altri prodotti” (+37% rispetto al 2019), come:

  • Beauty e Pharma;
  • Giochi e Ricambi d’auto.

In valore assoluto sono tre i comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita: dei 5,5 miliardi di euro di incremento totale, 1,1 miliardi sono realizzati dal Food&Grocery, 1 miliardo dall’Informatica ed elettronica di consumo e 700 milioni dall’Abbigliamento.

“Nel 2020, nella sola componente di prodotto, l’incidenza dell’eCommerce B2c sul totale vendite Retail, indice della maturità dell’online, passa dal 6% all’8% (+2 punti percentuali rispetto al 2019). Significa che in un solo anno abbiamo avuto un salto evolutivo che generalmente ottenevamo in almeno 2 anni. Mai come quest’anno, l’eCommerce ha svolto un ruolo determinante nella riprogettazione delle strategie di vendita e di interazione con i consumatori per fronteggiare la crisi del settore Retail post-pandemia.” afferma Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c. “Cresce leggermente anche la penetrazione dei servizi che passa dal 10,7% all’11%”.

Durante il lockdown, non è calato l’utilizzo dello smartphone per abilitare gli acquisti eCommerce. In valore assoluto, l’eCommerce B2c da smartphone sfiora i 15,7 miliardi di euro, con un incremento del +22% rispetto al 2019: il 51% degli acquisti eCommerce B2c è ormai realizzato attraverso questo dispositivo.

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e-commerce: come migliorare l’esperienza di acquisto e aumentare le vendite

ecommerce come migliorare l'esperienza di acquisto e aumentare le vendite - aroundigital

L’aumento degli acquisti online durante la pandemia ha costretto i retailer ad adattare rapidamente i propri siti in modo da garantire il meglio in termini di esperienza utente. Non tutti erano preparati e non hanno avuto il tempo di soddisfare a pieno le esigenze dei consumatori.

Secondo una statistica di Google, il 49% dei consumatori italiani preferisce acquistare online la maggior parte dei prodotti di cui ha bisogno.

Per questo, è necessario fare il punto sul proprio store online e implementare delle migliorie che potrebbero fare la differenza nel percorso d’acquisto, e quindi nella conversione.

Ecco alcuni elementi che dovresti prendere in considerazione.

  • Informazioni: fornisci abbastanza dettagli sui prodotti? I prezzi sono chiari? Le valutazioni sono ben visibili?
  • Personalizzazione: offri ai tuoi clienti la possibilità di personalizzare il proprio account e creare liste dei preferiti?
  • Flessibilità: quanto vieni incontro alle esigenze dei clienti? Ad esempio, l’opzione di consegna in un giorno e il reso gratuito sono disponibili? Quanti sono i metodi di pagamento?
  • Assistenza clienti: quando si parla di assistenza, qualità e disponibilità sono aspetti fondamentali. In quanti modi i clienti possono contattarti?
  • Esperienza mobile: in questi mesi, il tempo trascorso su app mobile è aumentato del 20%. Il tuo sito è ottimizzato per il mobile? Hai progettato un’app dedicata?

Ed ecco gli elementi da valutare se la tua attività prevede anche uno o più negozi fisici.

  • Dettagli sul negozio: sul tuo sito ci sono informazioni dettagliate sulle sedi, come l’orario di apertura e le indicazioni stradali?
  • Integrazione: offri l’opzione click-and-collect o il reso in negozio? Se hai degli store fisici, quanto è integrata l’esperienza di acquisto?

Come valutare l’efficacia del tuo e-commerce

Per aiutarti ad individuare spunti di miglioramento per il tuo store online, Google ha progettato uno strumento gratuito, Grow My Store, che ti permette di valutare come si posiziona il tuo sito rispetto a quello dei competitor del tuo settore.

Eccone una spiegazione in questo breve video.

Così facendo, potrai ottenere un report personalizzato con 22 metriche e diversi consigli da implementare per migliorare l’esperienza cliente.
How retailers can optimise their online shopping experience in a digital-first world

Potrai anche analizzare gli insight sui consumatori rispetto alla tua attività, tra cui i benchmark specifici per settore.

Ad esempio, potresti scoprire quanti consumatori utilizzano i motori di ricerca per cercare i prodotti che vendi, i motivi che li inducono a scegliere un retailer rispetto a un altro o addirittura quanto tempo impiegano in genere per prendere una decisione di acquisto.

How retailers can optimise their online shopping experience in a digital-first world

HeimatHund, un retailer di accessori per cani e fornitore di servizi di addestramento cinofilo con sede in Germania, di recente ha utilizzato Grow My Store per scoprire in che modo il suo sito web poteva generare un traffico maggiore, acquisire nuovi clienti e incrementare le vendite.

I consigli di Grow My Store proposti a questo retailer includevano:

  1. fornire descrizioni dei prodotti più chiare per i clienti
  2. aggiungere una barra di ricerca per semplificare la navigazione nel sito
  3. consentire ai clienti di effettuare ordini online e ritirare/restituire i prodotti in negozio
  4. ottimizzare il sito per clienti che utilizzano i dispositivi mobili
  5. suggerimenti su come evitare che gli acquirenti abbandonino il carrello

Dopo aver implementato i consigli, HeimatHund ha notato un miglioramento significativo sia nel numero che nel valore dei singoli ordini, tra cui un aumento delle entrate del 440% e un incremento degli ordini online del 490%.

Inoltre, il negozio fisico ha attirato un flusso costante di nuovi acquirenti poiché gli utenti online volevano ritirare di persona e provare i prodotti che avevano visualizzato online.

E tu, hai fatto un’analisi del tuo e-commerce? Hai compreso come migliorare l’esperienza di acquisto dei tuoi clienti?

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Strategia Retail: i trend dei prossimi 5 anni

strategia retail-i trend dei prossimi 5 anni

Un recente studio di due esperti retail di Google ci offre una finestra sul futuro della vendita al dettaglio e delinea come potrebbe essere la crescita del retail nei diversi formati e mercati nei prossimi cinque anni.

Gli autori dello studio, Pablo Pérez e Georgie Altman, sottolineano il fatto che i rivenditori non hanno mai gestito la propria attività in un periodo così turbolento come quello attuale. Molti si sono concentrati sulla sopravvivenza, altri hanno registrato una crescita enorme rispondendo a una domanda senza precedenti in aree nuove e inaspettate. E, anche se non siamo ancora usciti completamente dalla crisi, ha senso di pensare oltre il contesto attuale per preparare la propria attività alla ripresa e alla crescita.

Ancora prima della pandemia di coronavirus, gli autori hanno cominciato ad analizzare come potrebbe essere il futuro della vendita al dettaglio nei prossimi cinque anni nei vari mercati. Per scoprirlo, hanno realizzato con Euromonitor un grande progetto incentrato sulle vendite nei negozi al dettaglio fisici, negli e-commerce e nei marketplace in vari settori del retail  e in 10 mercati sviluppati in tutto il mondo.

L’importanza di un’esperienza online e offline integrata

I rivenditori con una solida offerta digitale incrementeranno le vendite nei prossimi cinque anni.

Anche se la crisi ha accelerato l’adozione del digitale e le vendite online sono in crescita, si prevede che nel 2024 la maggior parte degli acquisti verrà ancora realizzata offline (78% rispetto al 22% di acquisti online).

 Ma quali tipi di rivenditori preferiranno i consumatori? Lo studio dimostra che i rivenditori con una forte offerta digitale incrementeranno le vendite nei prossimi cinque anni, anche se i clienti sceglieranno di acquistare in negozio. Ciò sottolinea l’importanza di un’esperienza di vendita al dettaglio integrata e fluida tra online e offline.

strategia retail: i possibili trend dei prossimi 5 anni-Aroundigital

Entro il 2024, il 53% delle entrate generate dalla vendita al dettaglio andrà ai retailer che hanno un’offerta digitale nei loro modelli di business.

Se venissero estese o ripristinate misure di lockdown più severe, si potrebbe arrivare al 56%, dato che i consumatori continuerebbero a fare acquisti online invece che in negozio.

In mercati digitalmente maturi come il Regno Unito e gli Stati Uniti, i due terzi delle entrate proverranno da rivenditori con canali digitali. In Francia questo valore verrà quasi raddoppiato entro il 2024, il più grande aumento che abbiamo trovato in qualsiasi mercato.

In che modo la crescita della vendita al dettaglio potrebbe essere ridistribuita nel lungo periodo?

L’ecosistema del retail è diversificato, quindi la categoria “rivenditori con offerte digitali” copre una gamma molto ampia di formati. Ciò include i rivenditori fortemente orientati ai negozi fisici che hanno già iniziato il loro percorso di trasformazione verso il digitale.

Comprende anche i retailer che operano nei marketplace che continueranno a crescere attraverso le multinazionali e gli operatori locali con una maggiore quota di mercato nei prossimi cinque anni nella maggior parte dei mercati. E include anche rivenditori online che stanno diversificando sempre più la loro offerta per includere negozi e punti vendita fisici.

Strategia Retail: i trend dei prossimi 5 anni-Aroundigital

Come passo successivo, gli autori dello studio volevano capire cosa poteva succedere alla crescita in tutti questi formati.

  1. Influenzerebbe la quota di mercato?
  2. Come potrebbe essere ridistribuita in un periodo di cinque anni?
  3. Varierebbe tra i diversi mercati?

Nell’ambito della ricerca hanno realizzato una proiezione dell’andamento delle quote di mercato per tipologia di vendita al dettaglio. Sulla base del modello di Euromonitor, ecco cosa hanno previsto:

  • Forte contrazione dei retailer solo fisici in tutti i mercati.
  • Incremento delle quote di mercato per i retailer fortemente orientati al fisico (rivenditori con il 5-35% delle vendite tramite e-commerce) nella maggior parte dei mercati.
  • Crescita limitata per gli operatori esclusivamente online in quasi tutti i mercati mentre iniziano a diversificare la loro offerta, ad esempio con l’apertura di negozi.
  • Aumento significativo della quota di mercato per i marketplace in quasi tutti i mercati.

Strategia Retail: i trend dei prossimi 5 anni-Aroundigital

Tre tendenze per orientare la strategia nel lungo periodo

A seguito di una valutazione su come i retailer possono prepararsi a questo cambiamento della quota di mercato nei formati di vendita retail, il team di Google ha  individuato tre tendenze chiave.

Queste informazioni sul comportamento dei consumatori possono aiutarti a elaborare una strategia di marketing per garantirti il successo a lungo termine.

  1. Poiché i consumatori fanno acquisti sia online che in negozio, i formati multicanale (che comprendono i rivenditori fortemente orientati al fisico e misti) e marketplace saranno alla base dell’86% della crescita del retail nei prossimi cinque anni.
  2. La pandemia ha reso i consumatori più fluidi sia che acquistino online che offline, con il 73% che si descrive come agnostico rispetto al canale (+ 65% rispetto a prima della crisi). I consumatori si aspetteranno un’esperienza più integrata e omogenea mentre continuano a spendere su entrambi i canali.

Dato che le decisioni di acquisto diventano più intricate, i consumatori si aspettano anche di ottenere informazioni utili per prendere le proprie decisioni, tra cui prezzi competitivi, suggerimenti utili e personalizzazione.

I formati multicanale e marketplace saranno alla base dell’86% della crescita delle vendite nei prossimi cinque anni.

Come prepararsi per il futuro della vendita al dettaglio

Secondo gli esperti di Google, nei prossimi cinque anni i consumatori continueranno a spendere offline ma, poiché la spesa online continuerà a crescere, i rivenditori dovranno combinare le esperienze digitali e in negozio, per generare il massimo profitto. I consumatori daranno la loro prima preferenza ai retailer con un’offerta digitale, anche se continueranno a effettuare acquisti in negozio.

Come abbiamo appreso quest’anno, l’unica costante è il cambiamento e i rivenditori devono essere pronti per quello che verrà dopo. Ecco alcune considerazioni che il team di Google sottolinea di da tenere bene a mente:

  1. Poiché i consumatori hanno un’enorme possibilità di scelta, i retailer dovrebbero aiutarli a prendere decisioni consapevoli, fornendo informazioni utili per una presa di decisione autonoma. Questo aspetto diventerà sempre più un elemento di differenziazione fondamentale.
  2. Il futuro della vendita al dettaglio non riguarda scelte univoche su presenza fisica o presenza online. I retailer dovranno dare meno importanza al luogo in cui avviene la transazione e concentrarsi sull’integrazione delle esperienze online e offline.
  3. I rivenditori devono soddisfare le crescenti aspettative dei consumatori e offrire esperienze omogenee. Ciò significa che non si può fare marcia indietro rispetto all’investimento nella trasformazione digitale.

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